Sabato 06 Settembre 2025 | 14:23

Tullio Solenghi dalla rabbia alla Pietas vittime Coronavirus

 
Gdm.TV (video Instagram)

Reporter:

Gdm.TV (video Instagram)

Covid-19, le due riflessioni, ieri e oggi, di Tullio Solenghi: prima l'attacco alla Germania per il no agli Eurobond e dopo la dedica alle vittime Coronavirus

Domenica 29 Marzo 2020, 18:08

24 Giugno 2020, 16:53

COVID-19 - Ecco i due video postati ieri e oggi da Tullio Solenghi: nel primo l'ormai virale attacco alla Germania per il no agli Eurobond e nel secondo la commovente dedica alle vittime del Coronavirus.

Nel video pubblicato ieri, sabato 28 marzo 2020, Tullio Solenghi sfoga la sua rabbia così: «Oggi non voglio essere ironico. Sono incazzato e basta. Ieri sera l’Eurogruppo non è riuscito a varare gli Eurobond. Un prestito garantito da tutti i paesi della comunità europea. Hanno detto "no" paesi del nord e dell’est Europa. E anche i tedeschi. Vorrei ricordare come i Tedeschi hanno inciso negli ultimi 100 anni di storia. Hanno provocato la prima guerra mondiale, la seconda guerra mondiale, sterminato 6milioni di ebrei nelle camere a gas e ancora oggi hanno un'arroganza spietata, ancora oggi si sentono superiori. Se poi il paziente zero fosse davvero tedesco, i cogl... ti girano ancora di più. Vorrei ricordare ai tedeschi che se dopo la seconda guerra mondiale la comunità internazionale avesse ragionato con la loro arroganza, facendo risarcire loro tutti i danni di guerra, adesso vivrebbero nelle bidonville. Noi italiani saremo dei cialtroni ma empatici. Grazie a Dio siamo italiani» (video Instagram - @tullio_solenghi).

Visualizza questo post su Instagram

Come non dimenticarsi dei nostri eroi! Mi piacerebbe ricevere altri nomi da inserire nel mio calendario ricco Santi laici! #calendariosantilaici

Un post condiviso da Tullio Solenghi (@tulliosolenghiofficial) in data:

Nel video pubblicato oggi, domenica 29 marzo 2020, Tullio Solenghi racconta: «Oggi la mia ironia vorrei che cedesse il posto alla Pietas per le vittime di questo maledetto Coronavirus. Ormai c'è l'abitudine di dire che erano affetti da altre patologie e per la maggior parte ultraottantenni, come se si trattasse di morti minori e con meno importanza. E invece no. Sono morti in solitudine. E poi ci sono loro, ormai quasi 52, 53, e sono gli infermieri, i medici, gli anestesisti che non hanno esitato nel sacrificare la propria vita per salvare quella degli altri: io li considero degli eroi, li considero degli odierni Santi laici. Ho il timore che ci dimenticheremo dei loro nomi e allora vi propongo una cosa: di stilare un nuovo calendario dove ogni giorno mettiamo un nome, il nome di questi Santi laici a fianco dei Santi tradizionali» (video Instagram - @tulliosolenghiofficial).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)