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Droga, estorsioni e armi, operazione «Jungle»: 13 misure cautelari tra Puglia, Basilicata, Emilia

Droga, estorsioni e armi, operazione «Jungle»: 13 misure cautelari tra Puglia, Basilicata, Emilia

 
Redazione online

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La sede operativa sede del sodalizio era Palo del Colle. Il gruppo operava sotto sotto l’egida del clan Strisciuglio, egemone in Bari e provincia

Lunedì 28 Dicembre 2020, 11:20

14:57

BARI - La Guardia di Finanza di Bari ha eseguito una misura cautelare nei confronti di 13 persone, 10 in carcere e 3 sottoposti a divieto di dimora a Palo del Colle nell’ambito dell’operazione «Jungle» su una presunta associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, all’estorsione e alla detenzione di armi con metodo mafioso.

Stando alle indagini, coordinate dalla Dda di Bari, il gruppo criminale affiliato al clan Strisciuglio, con base operativa a Palo del Colle, trafficava eroina, cocaina, marijuana e hashish, sia al dettaglio che all’ingrosso, per acquirenti provenienti da altre province pugliesi e anche da regioni confinanti.

Agli atti delle indagini ci sono intercettazioni telefoniche e ambientali, tabulati telefonici, georeferenziazioni satellitari GPS, nonché l'esito di attività di osservazione, controllo e pedinamento. Ci sono anche le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia e il sequestro di droga, armi, munizionamento di vario calibro e denaro contante.

PIU' REGIONI COINVOLTE - Le misure cautelari sono state eseguite in Puglia, Basilicata ed Emilia Romagna, dove alcuni sodali dell’organizzazione criminale con sede operativa a Palo del Colle si erano trasferiti. Le indagini dei Baschi Verdi della Gdf, coordinate dalla pm della Dda di Bari Lidia Giorgio, hanno accertato che dalla fine del 2017 nella cittadina del Barese si era stabilita una costola del clan Strisciuglio, con il compito di gestire le forniture di droga.

A capo del gruppo, secondo gli investigatori, c'era il pluripregiudicato 29enne Oscar Lubisco, già detenuto in carcere. L'inchiesta ha accertato la «ferocia» dell’organizzazione, pronta anche a ritorsioni nei confronti di chi tardava nei pagamenti della droga. In alcune intercettazioni, infatti, gli indagati dicono frasi come «li dovevate schiattare sani sani, femmine e maschi». Ci sono poi conversazioni che documentano l'arruolamento dei sodali, come «vedi che devi sparare là, tu devi andare e lo devi fare e una volta che lo fai prendi il grado, prendi la cosa tua, più uccidi e più spari».

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