Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 00:14

Bari, non solo Piazza Umberto in Prefettura: «Vogliamo più sicurezza»

Bari, non solo Piazza Umberto in Prefettura: «Vogliamo più sicurezza»

 
isabella maselli (Video Donato Fasano)

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isabella maselli (Video Donato Fasano)

Questa mattina la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza: al centro della discussione episodi di spaccio, molestie e abusivismo

Martedì 12 Agosto 2025, 11:24

13 Agosto 2025, 07:39

Più sicurezza non vuol dire avere presidi fissi delle forze dell’ordine h24 in tutte le strade e in tutte le piazze dopo ogni segnalazione di criticità. L’attenzione su alcuni luoghi della città è altissima e viste le numerose denunce di residenti e titolari di attività, sarà modificata la strategia di intervento a tutela della sicurezza di tutti: i controlli d’ora in poi saranno prevalentemente «dinamici» e al rafforzamento del monitoraggio negli orari notturno, già attivo da tempo, si aggiungeranno controlli mirati in alcuni giorni della settimana, quando cioè si concentrano i fenomeni molesti. È la risposta del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito ieri mattina in Prefettura alle continue recenti segnalazioni e denunce di episodi di microcriminalità nelle strade e piazze adiacenti la stazione centrale di Bari.

La porzione di città che oggi è sotto i riflettori di forze dell’ordine e amministrazione a causa dei continui episodi di risse e aggressioni, spaccio e consumo di droga, molestie, furti e rapine a residenti e turisti, è stata il primo esperimento in città di istituzione di una «zona rossa», con presidi delle forze dell’ordine che avevano il compito di allontanare - per 48 ore - chi assumesse «atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando pericolo concreto per la sicurezza pubblica» e che risultassero già destinatari nei cinque anni precedenti di denunce per spaccio, lesioni, risse, scippi, rapine, danneggiamenti e reati in materia di armi.

Da allora sono trascorsi cinque mesi e, soprattutto, è arrivata la stagione che porta con sé un flusso più consistente di persone che arrivano e sostano a Bari, tra turisti ed emigrati che tornano a casa per le ferie. E così si sono resi necessari nuovi provvedimenti a tutela della sicurezza di tutti. «Piazza Umberto è sempre al centro dei nostri pensieri, - ha detto il prefetto Francesco Russo - recentemente abbiamo rafforzato i presidi notturni, con attività dedicate anche alle piazze vicine, Cesare Battisti, Moro, Redentore, interessata dal fenbomeno delle baby gang e corso Italia». Nell’incontro di ieri «abbiamo verificato la possibilità di cambiare in parte le modalità di presenza delle nostre forze polizia sul territorio, fermo restando che non solo l’attenzione è altissima, ma la presenza è altissima. È chiaro che bisogna operare in maniera sempre più incisiva, attraverso magari una presenza più dinamica, con più identificazioni». Il prefetto però precisa che «noi non possiamo tenere 24 ore su 24 cinquanta macchine in piazza Umberto, perché non esiste solo piazza Umberto e allora bisogna individuare dei momenti nel corso della settimana, e questo lo stiamo già facendo di notte, in cui fare delle operazioni più dinamiche in cui c’è qualcuno che rimane e qualcuno che porta via le persone per identificarle».

«Abbiamo guardato alle questioni relative alla sicurezza a 360°» ha spiegato il prefetto, ricordando che «è evidente che non esiste solo piazza Umberto, ci sono varie situazioni in città e ce ne stiamo occupando», dai controlli sul lungomare, al molo San Nicola, al fenomeno dei furti nelle farmacie, dai parcheggiatori abusivi alla sicurezza sui treni, «soprattutto in un periodo così delicato per la presenza di tanti turisti». Il messaggio che Francesco Russo ci tiene che arrivi ai cittadini è che «c’è una presenza molto attenta da parte di tutte le forze di polizia». Il prefetto insiste anche su un altro concetto: «Bisogna capire che in una grande città, in cui c’è un grosso movimento, in cui inevitabilmente ci sono anche delle fasce di marginalità, bisogna mettere insieme gli strumenti nella nostra disponibilità e cercare di ottenere i risultati più efficaci. Però è chiaro, non è una città in cui emerge il degrado da tutte le parti. Bari è così visitata e così amata dai turisti, perché evidentemente offre un’immagine di sé estremamente positiva. Poi è chiaro, ci sono delle situazioni su cui noi chiaramente siamo chiamati ad intervenire e lo facciamo con forza e con sempre maggiore efficacia».

Al termine della riunione del Comitato, una delegazione di Fratelli d’Italia ha incontrato il viceprefetto Michelangelo Montanaro per rappresentare le «preoccupazioni su degrado e sicurezza nei quartieri ricadenti nel secondo municipio». Nello specifico, hanno parlato della struttura adiacente al parco Rossani, «occupata non si sa da chi nonostante le ripetute sollecitazioni all’amministrazione», dei «senza fissa dimora (sono circa 400)», dei «pericoli nei giardini, tra cui il parco di vico Capurso angolo via Amendola». «A tutto ciò - dicono il coordinatore cittadino, Antonella Lella, e i consiglieri municipali - va aggiunto l’aumento degli atti vandalici, nonché i frequenti episodi di microcriminalità e disturbo alla quiete pubblica in alcune aree particolarmente sensibili, segnalati più volte dai residenti».

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