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Bari capitale della cucina italiana: al via la Festa nazionale del cuoco 2023

 
Redazione online (video Donato Fasano)

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Nel capoluogo pugliese saranno presenti 19 delegazioni regionali con circa 600 cuochi e sette delegazioni estere di Europa, Stati Uniti, Brasile, Australia e Paesi Baltici

Martedì 24 Ottobre 2023, 15:05

BARI - Da oggi a giovedì 26 ottobre Bari diventa la «capitale» della cucina italiana. Prende, infatti, il via la Festa nazionale del cuoco 2023 che quest’anno è ospitata proprio in Puglia. L’iniziativa è organizzata dalla Federazione italiana cuochi, dall’Unione regionale cuochi di Puglia e dall’Associazione cuochi baresi. Nel capoluogo pugliese saranno presenti 19 delegazioni regionali con circa 600 cuochi e sette delegazioni estere di Europa, Stati Uniti, Brasile, Australia e Paesi Baltici. Saranno inoltre coinvolti gli istituti professionali alberghieri della Puglia e della Basilicata con la partecipazione attiva dei ragazzi alle attività di formazione, oltre a tutti gli operatori del comparto enogastronomico: i consorzi dell’agroalimentari, le masserie didattiche, le città dell’olio, le cantine con le strade del vino, gli operatori della ristorazione e del comparto alberghiero, le filiere produttive dell’acquacoltura certificata.

«Il cibo, l’enogastronomia, l'eccellenza che il territorio produce e la capacità di elaborazione di questo prodotto sono un patrimonio culturale, materiale e immateriale». Lo ha detto il direttore generale del dipartimento Turismo della Regione Puglia, Aldo Patruno, a margine della presentazione della Festa nazionale del cuoco 2023 a Bari. «Abbiamo dati della nostra Agenzia di promozione turistica - ha aggiunto - che ci dicono che il cibo e la luce sono gli elementi che rimangono più impressi nella mente e nel cuore dei tanti turisti che vengono a trovarci». Per questo, secondo Patruno, «il tema dell’enogastronomia è un elemento fondamentale di valorizzazione culturale del territorio, ma anche di promozione internazionale nella logica della diversificazione del prodotto che oggi è la fase due della strategia del turismo pugliese».

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