BARI - «Il fatto che abbia deciso di partire dalla Puglia, prima da Cerignola e ora da Bari, è significativo: volevo partire dal Mezzogiorno per ricordare che la questione meridionale è centrale per il paese e non possiamo avere velocità diverse». Lo ha detto Stefano Bonaccini, che ha cominciato oggi il tour in cento comuni italiani.
«L'auspicio che abbiamo è che dopo che lui sarà diventato segretario potremo» relizzare «il sogno di «cambiare questo paese con il Pd». Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, parlando con i giornalisti a Bari dove è arrivato il presidente della Emilia Romagna e candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini. Decaro ha evidenziato che poi «potremo lavorare insieme ad Ellie e a Paola, insieme a tutte le donne e gli uomini che in questi giorni si stanno impegnando per il congresso, per l’amore nei confronti del paese». All’avvio del tour di Bonaccini nei comuni, che parte stasera da Bari, c'è anche il governatore pugliese Michele Emiliano.
«L'idea di contrapporre il finanziamento di opportunità per i giovani con il sostegno agli artisti e alla cultura è una contraddizione in termini». Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, e candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini, a margine dell’avvio del suo tour nei Comuni a proposito dello stop all’App 18, il cosiddetto bonus cultura, proposto dal governo. «Si sostenga quella misura che ha funzionato bene e contemporaneamente si aumentino i fondi per la cultura e tutti i lavoratori dello spettacolo», ha concluso.
«'Ho voluto partire da una regione e da una città che sono entrambe amministrate molto bene, a proposito di qualità degli amministratori locali che voglio far diventare centrali nel futuro gruppo dirigente del Partito democratico. Non devono più essere tenuti in panchina ma messi al servizio come classe dirigente che tutti i giorni è misurata dagli elettori. Vincevano o hanno vinto anche quando si perdeva da troppo tempo a livello nazionale. Questa è la dimostrazione di cosa per me significhi un Partito democratico che sia molto attento ai territori e alle questioni che qui verranno poste. La carta di Taranto per me è un punto di riferimento». Lo ha detto Stefano Bonaccini, a Bari, a margine della tappa di inizio del suo tour congressuale, parlando del sindaco di Bari Antonio Decaro e del presidente della Regione Michele Emiliano.
«Non ne posso più di una classe dirigente del Pd che si combatte tra se, come se in famiglia ci fosse l’avversario». Ha proseguito Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria Pd, parlando stasera a Bari alla presenza di circa 600 persone secondo gli organizzatori. Bonaccini ha fatto gli auguri a Schlein e De Micheli, «e a chiunque voglia candidarsi». «Mi dicono che sarei divisivo. A chi lo dice rispondo che ho sempre lavorato per unire. Mi dicono che io non potrei garantire il pluralismo. Ribatto che io nel Pd ci sono sempre stato, mentre altri di fronte a chi non era d’accordo con loro sono andati via - aggiunge Bonaccini-. Abbiamo bisogno di un partito plurale, le correnti in se stesse non sono sbagliate ma finora più che unire hanno portato lacerazioni nel Pd e più che garantire il merito hanno premiato chi era fedele al capo corrente. Bisogna cambiare, non ci può non essere pluralità di idee, questo lo dobbiamo vivere come un valore».
Il governatore Emiliano: «La Puglia ha capito presto importanza alleanza con 5Stelle»
«L'idea che fosse indispensabile allearsi con il Movimento 5 Stelle in Puglia lo abbiamo capito molto presto. Allearci però non significa consegnarci nelle loro mani». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante la prima tappa del tour nei Comuni del governatore dell’Emilia-Romagna, e candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini. «Durante la campagna elettorale per le Regionali ha prevalso una corrente del Movimento 5 Stelle contraria all’alleanza con il Pd - ha proseguito -. Ma dopo abbiamo recuperato quel rapporto. Dove accade che chi vince le elezioni coinvolge l’altra parte successivamente? Se avessimo fatto un’alleanza anche solo tecnica con il Movimento 5 Stelle per le ultime elezioni politiche avremmo vinto in tutti i collegi. Perché la Puglia non è più l’Emilia nera, dove la destra impera».
«Qui c'è una speranza di cambiamento che passa dalla capacità di avere la nostra identità in un fronte chiaro di alleanze. Non consentiremo a nessuno di far tornare indietro la Puglia. Te la senti di essere il segretario del Pd che parlerà del mezzogiorno, che valorizzerà le nostre storie, che darà a tutti gli altri il coraggio di fare altrettanto? Te la senti di darci nel partito lo spazio che meritiamo? Vuoi diventare tu un pò pugliese, essere orgoglioso di noi, del sud che combatte e che non si arrende? Noi ti chiediamo di stare cin gli operai, con i ragazzi che vanno via, con le donne violentate, con i ragazzi bullizzati, con i deboli. Se accetti questa lotta ti auguriamo di prendere in mano la responsabilità di questo paese». Lo ha detto il governatore pugliese Michele Emiliano, rivolgendosi a Stefano Bonaccini a Bari.
Sindaco Bari, Decaro: «Basta con fedeltà a capi corrente»
«Oggi siamo qui per discutere con Stefano del partito che vogliamo costruire e del partito che vogliamo vivere, per continuare a dire con orgoglio noi siamo il Pd, noi siamo del Pd. In questi anni le uniche parole che abbiamo ascoltato sono stati i nomi dei capi corrente del partito per ottenere un passaggio a Roma: abbiamo scambiato la lealtà verso i cittadini con la fedeltà verso i capi corrente. Questo non è il partito che vogliamo». Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro a Bari, nel corso di un evento con Stefano Bonaccini, candidato alla segeretria del Pd.
«Ho visto gente incapace - ha aggiunto - che ha conquistato un posto al governo azzeccando la corrente giusta. Ho visto amici di infanzia arrivare alle mani per un posto di sottogoverno. Ho visto lunghissime chat e trattative in cui chi parlava sembrava interessarsi della politica ma si interessavano di loro stessi per un piccolo pezzo di potere. Ho visto persone del nostro partito parlare benissimo nei talk show ma non riuscire a alleare con un operaio, un disoccupato. Ho visto persone usare il partito democratico come casacca solo per alcune stagioni, quando convenivano». «Abbiamo visto - ha concluso - tutto questo però tutti noi abbiamo visto centinaia di volontari che hanno affisso i manifesti, fatto volantinaggio, vergognarsi di candidature calate dall’alto ma turarsi il naso per farli eleggere, senza chiedere nulla in cambio, solo per l’amore che provano per quel simbolo tricolore con le lettere Pd».
«Il nostro obiettivo non è tornare al governo domani mattina, da amministratore so quanto sia importante risalire la china partendo dall’opposizione. Dobbiamo stare all’opposizione perché lì ci hanno messo gli italiani, senza cercare compromessi al ribasso pur di sopravvivere». Lo ha detto il sindaco di Bari, e presidente dell’Anci, Antonio Decaro durante la prima tappa del tour nei Comuni del presidente della Regione Emilia-Romagna, e candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini. «Serve un leader dell’opposizione che faccia al governo Meloni proposte, perché la nostra idea di Italia è diversa dalla loro - ha proseguito -. La nostra idea di comunità è diversa dalla loro, una comunità chiusa, che deve difendersi da un nemico che non esiste. Dobbiamo fare tesoro delle esperienze di Giuseppe Di Vittorio, di Tommaso Fiore, di Aldo Moro per fare nostre quelle storie nella realtà che viviamo ogni giorno»
Sindaco Taranto, Melucci: «Bonaccini persona giusta per rilancio»
«Auspico che gli amministratori ionici siano con Bonaccini, è la persona giusta per il nuovo Pd e per vincere definitivamente il correntismo». Lo afferma il sindaco e presidente della Provincia di Taranto Rinaldo Melucci. "Alla recente assemblea nazionale dell’Associazione dei Comuni italiani a Bergamo - aggiunge - ho avuto modo di riflettere con tanti amministratori locali del Partito Democratico, o comunque di ispirazione progressista, riformista ed ecologista. Abbiamo tutti il desiderio di lavorare in unità, pacificando e ricostruendo, su valori certi ed obiettivi concreti, quell'area politico-culturale, soprattutto portando le buone pratiche e le esigenze quotidiane dei territori, da nord a sud, al centro dell’agenda istituzionale e del grande partito di centrosinistra, che scaturirà dal prossimo congresso».
Il confronto «avuto in questi giorni - osserva ancora Melucci - con il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, mi fa ben sperare che si stia intraprendendo la strada giusta. Insieme abbiamo condiviso che occorra introdurre nel dibattito una maggiore attenzione per le ragioni del Mezzogiorno e una politica delle alleanze più aderente all’identità originaria del Partito Democratico, che è schieramento di popolo, orientato alla equità, ai diritti civili e sociali, al lavoro, all’ambiente, non iperliberista. E, come detto, questo è l’orientamento privilegiato dai sindaci».
«Ho invitato - conclude Melucci - il presidente Bonaccini a Taranto, luogo simbolico dal quale far ripartire il Partito Democratico, laboratorio di transizione giusta e rigenerazione. Sarà un buon viatico per un congresso autentico e partecipato».