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Bari, si insedia il nuovo questore Giovanni Signer: «Sui rave applicheremo decreto solo a eventi non autorizzati»

 
Redazione online (video Donato Fasano)

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«La norma è sicuramente perfettibile - ha aggiunto - il dibattito parlamentare e le osservazioni dei giuristi saranno utili per migliorarla»

Giovedì 03 Novembre 2022, 13:17

13:24

«Occorre ottimizzare le risorse utilizzandole al meglio e aumentare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini, perché anche se le statistiche dicono che i reati sono in diminuzione, non sempre i cittadini percepiscono maggiore tranquillità». Sono queste le priorità che il nuovo questore di Bari, Giovanni Signer, ha elencato nel giorno del suo insediamento.
«Bari è simile alla città nella quale mi sono formato, cioè Catania - ha aggiunto - Sono città caratterizzate da una costellazione di organizzazioni di criminalità organizzata, che rivendicano la propria autonomia e sono in conflitto fra loro. La prima fonte di sostentamento è il traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, che assicura reddito ai promotori delle organizzazioni ma anche consenso nei quartieri che controllano». Rispondendo alle domande sulle priorità in città, Signer ha detto che «bisogna aumentare la percezione di sicurezza rendendo più visibili la nostra presenza e la nostra azione. Il primo obbligo del questore è assicurare al prefetto il supporto tecnico negli aspetti che riguardano la pubblica sicurezza. E poi garantire la massima collaborazione con le altre forze dell’ordine e l’attività giudiziaria». La prima emergenza a Bari, come in tutta Italia, per Signer è «il traffico di stupefacenti. Quello che accadrà nei prossimi mesi, legato alla crisi economica, potrebbe però comportare un’accelerazione di fenomeni legati alla microcriminalità». Signer ha anche parlato dell’allarme terrorismo internazionale, che in una città di confine come Bari impone massima attenzione: «È necessario strutturare nel tempo la massima conoscenza degli ambienti che possono favorire il terrorismo internazionale - ha concluso - e i contatti fra le persone coinvolte».

Giovanni Signer, 60 anni, laureato in Giurisprudenza, da oggi questore di Bari, è entrato nel ruolo dei commissari della polizia di Stato nel 1988. Ha operato nella squadra mobile di Catania per poi dirigere la squadra mobile di Enna. Nel settembre 2012 è stato nominato vicario del questore di Catania. Promosso dirigente superiore nel 2015, è stato nominato questore di Savona nel novembre dello stesso anno.
Dal primo marzo 2017 al 21 ottobre 2020 è stato questore di Caltanissetta e poi questore a Brescia fino ad ottobre scorso. Il 4 giugno 2021 è stato nominato dirigente generale della polizia di Stato.

«Applicheremo il decreto sui rave solo nel caso di eventi danzanti non autorizzati. E solo nel caso in cui siano messi in pericolo ordine pubblico e sicurezza». Lo ha detto il nuovo questore di Bari, Giovanni Signer, nel giorno del suo insediamento, rispondendo alle domande dei giornalisti sul decreto legge anti rave party.
«La norma è sicuramente perfettibile - ha aggiunto - il dibattito parlamentare e le osservazioni dei giuristi saranno utili per migliorarla. Ma quello dei rave è un problema complesso. Le sanzioni penali applicabili al momento sono blande. Il sequestro delle strumentazioni è affidato a un provvedimento amministrativo del sindaco».
Signer ha puntualizzato che «chi organizza rave non lo fa per assicurare il divertimento ai giovani, ma perché si tratta di un’attività economica. I rave sono pericolosi per la sicurezza e la salute dei giovani e dei cittadini». Signer ha aggiunto che «occorre puntare sulle attività di prevenzione come le intercettazioni telematiche e il sequestro delle attrezzature. Bisogna impedire che certi spazi siano utilizzati - ha concluso - La norma è però applicabile solo ai rave».

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