È andato via pochi minuti prima delle 13, decollando in elicottero, dopo aver stretto la mano al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: Papa Francesco ha concluso la sua giornata barese, cominciata questa mattina alle 8.30. «Buongiorno a tutti voi. Io vorrei ringraziarvi perché so che voi avete aiutato, state aiutando con le vostre preghiere i pastori. Perché le preghiere sono la forza della comunità cristiana. I pastori pregano a anche dovevano lavorare in questi giorni di riflessione. Ma si sono sentiti aiutati e sostenuti dalla vostre preghiere». Lo ha detto papa Francesco salutando la folla dei fedeli riunita dinanzi alla Basilica di San Nicola, a Bari, in attesa della sua uscita dopo l'incontro con i vescovi del Mediterraneo.
«Questo lavoro di apostolato della preghiera è importante - ha affermato il Pontefice -. Non dimenticate, pregare per la Chiesa per i pastori, sempre. E ora preghiamo la Madonna: lei ha pregato tanto, sempre, accompagnando la Chiesa».
(VIDEO LUCA TURI)
Hanno intonato il canto «Shalom, pace a te» per accogliere Papa Francesco i fedeli che erano in attesa sul sagrato della Basilica di San Nicola a Bari.Il Papa, che ha incontrato i vescovi del Mediterraneo, ha benedetto e salutato i fedeli in piazza, invitandoli a pregare con lui recitando l’Ave Maria. «Lunga vita a Papa Francesco» urla qualcuno dalla piazza. Il Santo Padre a bordo della Papa mobile sta ora raggiungendo piazza Libertà per la messa e l’angelus, dove ad attenderlo c'è anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, già arrivato a Bari. Papa Francesco, proveniente dalla Basilica di San Nicola dove ha incontrato i vescovi del Mediterraneo, è arrivato in 'papamobile' in Corso Vittorio Emanuele II, nello spiazzo dove celebrerà la messa, seguita dall’Angelus, appuntamenti conclusivi di questa sua visita a Bari. Il Pontefice è stato accolto dalla folla festante lungo il Corso.
L'OMELIA - «Se vogliamo essere discepoli di Cristo, se vogliamo dirci cristiani, questa è la via. Amati da Dio, siamo chiamati ad amare; perdonati, a perdonare; toccati dall’amore, a dare amore senza aspettare che comincino gli altri; salvati gratuitamente, a non ricercare alcun utile nel bene che facciamo». Lo ha detto papa Francesco nell’omelia della messa celebrata in Corso Vittorio Emanuele II, a Bari.
«E tu puoi dire - ha proseguito -: 'Ma Gesù esagera! Dice persino: 'Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitanò (Mt 5,44); parla così per destare l’attenzione, ma forse non intende veramente quellò. Invece sì, intende veramente quello. Gesù qui non parla per paradossi, non usa giri di parole. È diretto e chiaro. Cita la legge antica e solennemente dice: 'Ma io vi dico: amate i vostri nemicì. Sono parole volute, parole precise».
«Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano. È la novità cristiana. È la differenza cristiana», ha affermato Francesco. «Sull'amore verso tutti non accettiamo scuse, non predichiamo comode prudenze - ha continuato -. Il Signore non è stato prudente, non è sceso a compromessi, ci ha chiesto l’estremismo della carità. È l’unico estremismo cristiano, lecito: l’estremismo dell’amore».
«Amate i vostri nemici. Ci farà bene ripetere a noi stessi, oggi dopo la messa, queste parole e applicarle alle persone che ci trattano male, che ci danno fastidio, che fatichiamo ad accogliere, che ci tolgono serenità. Amate i vostri nemici», ha ribadito.