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Bari, Decaro proclamato sindaco bis: lacrime a Palazzo di Città

 
Redazione online

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«Questa fascia è un simbolo - dice Decaro - rappresenta le gioie e i dolori di questa città»

Venerdì 21 Giugno 2019, 17:37

17:40

BARI - Antonio Decaro è sindaco bis di Bari: lacrime e commozione durante la proclamazione a Palazzo di Città. Ecco il video del suo discorso d'insediamento.

«Grazie ai baresi e ai cittadini che oggi mi fanno vivere di nuovo l'emozione di essere sindaco, il 50esimo sindaco della città di Bari, è una grande emozione ma soprattutto una grande responsabilità».

Con la voce rotta dal piano, non nasconde l'emozione, Decaro durante il suo discorso questo pomeriggio a Palazzo di Città. «Questa fascia è un simbolo, rappresenta le gioie e i dolori ma anche un simbolo importante di unità che tiene insieme le comunità. Ogni volta che torno a casa porto con me la soddisfazione delle questioni che sono riuscito a risolvere, ma anche la preoccupazione quello che non sono riuscito a dare», ha detto Decaro.

Poi il ricordo del sindaco Enrico Dalfino: «Quest'aula è intitolata ad un sindaco straordinario, che ha spiegato a questa città il significato della parola resposabilità, cosa significa per un rappresentante delle istituzioni tenere la schiena dritta».

Il rieletto sindaco e presidente nazionale dell’Anci, ha dedicato la sua proclamazione «ad un sindaco che non c'è più, il sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, che oggi ha perso la vita 10 giorni dopo l’incendio nel palazzo comunale»: «un eroe vero» - ha detto - che «ha permesso a tutte le persone che erano presenti nel palazzo di salvarsi, è uscito per ultimo, arrivando a perdere la vita, ma ha aspettato che da quel palazzo uscissero tutti i dipendenti del Comune e tutti i consiglieri».

Alla proclamazione, Decaro ha detto che dedicherà «i prossimi cinque anni di impegno e di lavoro agli ultimi, a chi non ha nulla, a chi si sente isolato e discriminato, a chi resta indietro, alle persone più deboli, per migliorare le condizioni di vita della nostra comunità». E che sarà «il sindaco di tutti - ha aggiunto - di chi mi ha votato e di chi non mi ha votato, di chi mi contesta e mi critica».

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