Nato come omaggio al Django girato nel 1966 da Sergio Corbucci, il Django Unchained di Quentin Tarantino, (questa sera riproposto da Rai Movie alle 21,10), è film di straordinario impatto e di durata large: è infatti uno dei tre film più lunghi del regista statunitense con i suoi 165 minuti. Da segnalare il cameo nel quale compare Franco Nero che fu interprete del film di Corbucci.
Il film ha ottenuto cinque candidature ai premi Oscar del 2013 e ha vinto due statuette: Christoph Waltz si è aggiudicato il premio come miglior attore non protagonista e a Tarantino fu assegnato l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale (la seconda dopo quella per Pulp Fiction).
La pellicola racconta la vicenda di Django (Jamie Foxx), schiavo nero che viene rintracciato da un cacciatore di taglie: King Schultz (Christoph Waltz) il quale cerca di riscattarlo dai fratelli Speck. Liberato dopo l’uccisione dei due fratelli, tra Django e Schultz nasce l’amicizia che si consolida nell’attività di caccia non solo ai criminali ma, soprattutto per Django, nella ricerca di sua moglie Broomhilda (Kerry Washington) dalla quale è stato seprata violentemente durante il precedente lavoro svolto nelle piantagioni in condizione di schiavitù. La trama del film ruota, quindi, intorno a questa doppia ricerca con l’obiettivo di raccontare il rocambolesco ritorno alla libertà della coppia che era stata divisa dai padroni bianchi. Il film è il primo esperimento portato avanti da Tarantino di pellicola basata sul genere spaghetti western, molto amato dal regista americano.