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Ecco i 36 migliori vini di Puglia

 
Redazione Speciali

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Ecco i 36 migliori vini di Puglia

La guida Bibenda ha assegnato i 5 grappoli del 2023 con la fondazione sommelier

Domenica 08 Gennaio 2023, 11:38

I trentasei migliori vini di Puglia consacrati dalla guida Bibenda con il massimo riconoscimento dei “5 Grappoli 2023” - frutto dell’impegno di trentaquattro produttori del territorio – hanno sfilato nella serata di gala celebrata da Fondazione Italiana Sommelier Puglia ieri a Borgo Egnazia, a Savelletri di Fasano, Brindisi. «La nostra regione produce vini di qualità che arrivano sulle tavole di tutto il mondo, grazie ad una comunicazione attenta, tecnica e di forte coerenza –; ha spiegato il presidente di Fondazione Italiana Sommelier Puglia, Giuseppe Cupertino – abbiamo dato merito e riconoscimento al vino di Puglia e agli sforzi dei suoi protagonisti». Un dato di fatto c’è: oggi si produce meno in termini di quantità, ma è cresciuta la qualità; «e soprattutto destiniamo il prodotto verso Paesi che hanno una forte propensione al consumo di vino di altissimo livello». Chi arriva in Puglia s’innamora del territorio e delle persone, «oggi anche dell’esperienza che passa necessariamente dai prodotti più rappresentativi della nostra terra, come il vino e l’olio». La serata, organizzata con il supporto della Regione Puglia, ha rappresentato l’apice delle attività svolte durante l’anno per comunicare le qualità di una regione che, per merito e visibilità, «siede finalmente accanto alle grandi culle del vino, come Toscana, Veneto, Piemonte e Sicilia», ha precisato sul palco il presidente. Ed ecco i migliori vini di Puglia che hanno conquistato i “5 Grappoli” nell’edizione 2023 della guida Bibenda: “Bacchus 2017” di Albano Carrisi, “Brut Rosè 100 mesi Mama 2013” di Carvinea, “Castel del Monte Aglianico Bocca di Lupo 2018” di Tormaresca, “Castel del Monte Nero di Troia Puer Apuliae Riserva 2016” di Rivera, “Copertino Rosso Malassiso Riserva 2018” di Marulli, “D’Araprì Brut RN 2018” di D’Araprì, “Diciotto 2020” di Schola Sarmenti, “Donna Augusta 2020” di Vespa Vignaioli per Passione, “Es 2020” di Gianfranco Fino, “Gioia del Colle Primitivo Polvanera 16 Vigneto San Benedetto 2019” di Polvanera, “Gioia del Colle Primitivo Senatore 2019” di Coppi, “Graticciaia 2017” di Agricole Vallone, “La Signora 2018” di Morella, “Le Braci 2016” di Garofano, “Negroamaro di Terra d’Otranto Rosso Filo Riserva 2020” di Menhir Salento, “Nero 2019” di Conti Zecca, “Nero di Velluto 2019” di Feudi di Guagnano, “Onirico 2021” di Terre dei Vaaz, “Patriglione 2017” di Cosimo Taurino, “Pavone Rosso 2020” di Petra Nevara, “Primitivo di Manduria Acini Spargoli Riserva 2017” di Antico Palmento, “Primitivo di Manduria Cosimo Varvaglione Collezione Privata 2019” di Varvaglione, “Primitivo di Manduria Giunonico Riserva 2017” di Paolo Leo, “Primitivo di Manduria Piano Chiuso Riserva 2019” di Masca del Tacco, “Primitivo di Manduria Raccontami 2020” di Vespa Vignaioli per Passione, “Primitivo di Manduria Riserva 2018” di Antica Masseria Jorche, “Primitivo di Manduria Sessantanni 2018” di Cantine San Marzano, “Rosso 1943 2019” di Cantine Due Palme, “Salice Salentino Rosso per Lui Riserva 2017” di Leone De Castris, “Salice Salentino Rosso Pezzo Morgana Riserva 2019” di Masseria Li Veli, “Salice Salentino Rosso Selvarossa Riserva del Fondatore 2015” di Cantine Due Palme, “Spumante Brut Nature Marasco 2020” di L’Archetipo, “Susumaniello Susù 2020” di Cantine Risveglio, “Tacco Rosa 20212 di Tenute Stefàno, “Teresa Manara Chardonnay VT Quattordici Settembre 2021” di Cantele e “Visellio 2019” di Tenute Rubino. Non è un caso, poi, che a conferma della leadership pugliese nello scenario nazionale, la nostra regione abbia raggiunto quest’anno anche un traguardo storico: «L’inserimento di ben due etichette pugliesi nella Top Ten dei Migliori Vini d’Italia, “Castel del Monte Aglianico Bocca di Lupo 2018” e “Primitivo di Manduria Piano Chiuso Riserva 2019” di Masca del Tacco”. Riconoscimento speciale, infine, all’unico Sommelier d’Onore italiano per il 2023, l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, cui è stato consegnato l’attestato direttamente dal presidente di Fondazione. La cena di gala, durante la quale sono stati degustati i vini premiati, è stata firmata dallo chef executive di Borgo Egnazia, 1 stella Michelin, Domingo Schingaro.

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