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Il valzer dei panettoni in Puglia e Basilicata

 
Barbara Politi

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Barbara Politi

Il valzer dei panettoni in Puglia e Basilicata

I maestri pasticceri non mancano di osare, sfidando i palati natalizi

Sabato 17 Dicembre 2022, 13:41

Quello dei panettoni è un valzer che ogni anno ci regala immense soddisfazioni. Dal Sud al Nord della Puglia, fino a toccare la Basilicata, la ballata dei dolci di Natale si colora di gusti e varietà incredibili. Sempre radicati al territorio e alle tradizioni (alla ricetta originale con uvetta e canditi non si rinuncia), i mastri pasticceri non mancano di osare, sfidando i palati natalizi con abbinamenti anche nuovi ed esclusivi. Ma quali sono i panettoni più amati dal popolo del web? È sufficiente lanciare un sondaggio per raccogliere segnalazioni provenienti da ogni dove che - come in una sorta di cartina geografica puntellata di nomi e prelibatezze - compongono la mappa dei panettoni più buoni del Mezzogiorno d’Italia.

Iniziamo dal Tacco, dove il toto panettoni riconosce al Salento nomi di riferimento della pasticceria natalizia: le lady chef di Lecce, Tiziana Parlangeli e Alessandra Civilla, rispettivamente di “Osteria degli Spiriti” e “Alex Ristorante”: classico, al pistacchio, al caramello salato e pralina d’arachidi, farcito con arancia e cioccolato per gli Spiriti Gourmet di chef Parlangeli; cioccolato fondente, tradizionale, arancia e albicocca e pistacchio per Alessandra Civilla, con un’edizione limitata praticamente già sold-out. Amate dai salentini anche le proposte di Avio Bar Lecce (al cioccolato, pere e caffè) e quelle a Surbo della pasticceria “Donna Rosa” (al bergamotto) e della pasticceria “Caretto”.

Novità di questo Natale, la creazione dolciaria del pluripremiato piazzaiolo Andrea Godi: dal suo “Fornoh” son venuti fuori dei buonissimi panettoni ai gusti di pera e cioccolato, classico con uvetta e arancia candita, fichi e cioccolato fondente; sempre desiderato il panettone di “Capilungo Lecce”. Tra i favoriti, ci sono anche il panettone di Penna Bakery a Castrignano del Capo e, a Casarano, l’edizione limitata di Agnese De Donatis “Artigiana dei Sapori” e la produzione di Enrico Casarano di “Pasticceria “Dulce”. Ad Alliste trionfa il “cioccolone” ai tre cioccolati di Giovanni Venneri che, nel suo “Cafè Dei Napoli”, propone anche il pansorriso con fichi secchi canditi nel miele e il Pandamour noci, zenzero e cannella. A Specchia regna sovrano il panettone artigianale di Giuseppe Zippo della pasticceria “Le Mille Voglie”, a Corsano invece spicca il laboratorio artigianale “Arome De Cacao”.

Dal Salento al tarantino, dove vengono indicate le creazioni del forno Lenti di Grottaglie, che col suo “pumettone” valorizza la ceramica grottagliese, il panettone al cioccolato bianco e amarene, come quello agli agrumi di Oronzo Dimitri e Walter Caniglia, rispettivamente dei ristoranti “La Barca” di Marina di Pulsano e “Temporary Store” di Lizzano; la versione classica e tradizionale firmata da il pastry chef Nicola Di Lena de “La Cavallerizza”, le lavorazioni di Vincenzo Mazzuto di “Cremeria Vienna” a Taranto. Per la città di Brindisi il popolo digitale cita le “Dolci Creazioni” di Fabio Ravone, In Valle d’Itria spazio ai talenti creativi degli chef Tiziano Mita di “Borgo Egnazia” di Savelletri, di Antonio Marraffa di “Cultura a Tavola” a Fasano e “Masseria Traetta Exclusive” ad Ostuni e le prelibatezze nella città bianca di Garibaldi Caffè. Premiati per originalità “Spacciagrani”, la bottega di Conversano dove Francesco Colella ha lanciato il panettone alla ciliegia Ferrovia e il birrificio “Birranova” di Triggianello, con la proposta fantasiosa alla birra e fichi. Senza dimenticare “Cerere Arte Bianca” e “Gourmandise” a Noci, “I Petronella” ad Altamura e Giuseppe Palmisano a Locorotondo, quest’ultimo noto ai più per la varietà dei gusti proposti, come quella alle olive. A Corato menzionato il “Panificio Il Toscano”, bakery artigianale nata da un’idea di Marco Lattanzi che ha ideato il panettone “meticcio”, fatto a mano e in pezzatura limitata.

In tiratura limitata di venticinque pezzi, i panettoni dello stellato Angelo Sabatelli de “Porta de Mar” di Monopoli: i fortunati potranno gustare la sua proposta all’albicocca del Vesuvio, fava di tonka e mandorlato al caco. Il consenso popolare spesso s’incrocia con le classifiche stilate dagli addetti ai lavori: è il caso di Domenico Carlucci, pastry de le Magie di Pane” di Grumo Appulo, con il panettone classico decretato da FIPGC il terzo più buono al mondo. Ad Acquaviva delle Fonti, già vincitore di concorsi, è il panettone artigianale di “Dolceria Sapone di Eustachio Sapone: fra i diversi gusti è da provare quello alla cipolla rossa di Acquaviva.

A Bari primeggiano i lavori di Pino Ladisa pasticcere e cioccolatiere, di Salvatore Petriella nel suo cafè-bistrot, di Eugenio Perulli, bravissimo figlio d’arte e - novità assoluta - di Andy Havlik, che con la prima pasticceria filofrancese aperta in città e i suoi Viennoiseries tradizionali sta regalando un tocco internazionale a questo Natale. Sul Gargano voce unanime per Antonio Cera di San Marco in Lamis, vero ambasciatore del gusto che, nel “Forno Sammarco”, ha creato il celebre “Panterrone”, il primo panettone d’Italia di grano arso alle olive. A Barletta spopola la proposta ai mirtilli rossi della “Pasticceria Daloiso” del maestro pasticcere Antonio Daloiso, a Foggia le ideedi Andrea Barile, giovanissimo e talentuoso pastry già vincitore di numerosi premi.

A Trani non si rinuncia al panettone all’olio extravergine Monocultivar Coratina Biologica con uvetta macerata al Moscato locale e agrumi canditi di Luca Lacalamita del forno “Lula, Pane e dessert”. Dalla Puglia alla Basilicata, dove molto apprezzata è la produzione di Domenico Lopatriello della “Pasticceria Mirò” di Montalbano Jonico (Matera): lo chef negli anni ha fatto incetta di premi proprio con i suoi panettoni. E ancora, Vincenzo Tiri di Acerenza (Potenza), figlio d’arte dai più considerato il “re dei panettoni”, in virtù dei prestigiosi riconoscimenti guadagnati a livello nazionale: la sua “Tiri Bakery”, infatti, è unicamente dedicata al panettone in tutte le declinazioni, gelato compreso. Doveroso per i lucani citare anche la “Pasticceria Calciano” di Tricarico (Matera) con Enzo e Rocco Calciano, la “Pasticceria Schiuma” di Enzo Schiuma e Antonio Fiore, giovane e creativo chef di Tenuta Danesi a Matera.

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