Venerdì 10 Ottobre 2025 | 18:27

Bari, per la palazzina crollata in via Pinto ci sono sei indagati I NOMI

 
isabella maselli

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isabella maselli

Bari, crollo palazzina in via Pinto:  individuata l’impresa per lo smaltimento urgente delle macerie

Il reato, di crollo colposo, contestato a progettisti, direttori dei lavori, collaudatore e titolare dell'impresa che stava eseguendo la messa in sicurezza. Dal 15 ottobre la nuova consulenza tecnica sui pilastri

Venerdì 10 Ottobre 2025, 13:36

15:55

Ci sono sei indagati per il crollo della palazzina in via Pinto 6, nel quartiere Carrassi, implosa alle 18.44 del 5 marzo scorso. La Procura di Bari ha notificato gli avvisi di garanzia per concorso in crollo colposo contestualmente alla fissazione degli accertamenti tecnici non ripetibili che saranno eseguiti sulle macerie rimaste.

La pm Silvia Curione con l’aggiunto Ciro Angelillis ipotizzano responsabilità a carico dei progettisti e direttore dei lavori delle opere architettoniche e strutturali Stefano Simone, Giuseppe Carlo Marano, Giuseppe Antonio Massa e Giuseppe Davide Tasso, del collaudatore delle opere strutturali Vincenzo Fanelli e del legale rappresentante dell’impresa che stava eseguendo i lavori, Vito Modesto Dell’Aera.

Stando alla imputazione provvisoria, dopo lo sgombero, disposto dal Comune di Bari a febbraio 2024, perché l’immobile era inagibile a causa di gravi dissesti statici, gli indagati avrebbero “elaborato un progetto di ripristino per la messa in sicurezza statica inidoneo allo scopo”, utilizzando, tra le varie omissioni contestate, “elementi di puntellamento insufficienti (per tipologia, numero e disposizione) ad assicurare un efficace sostegno all’intera struttura”. In fase esecutiva, poi, avrebbero adottato “procedure di manipolazione degli elementi strutturali non consone ai criteri di sicurezza dell’edificio”, sottovalutando “il rischio di collasso dell’intero edificio sia nella fase della direzione dei lavori che in quella dell’esecuzione”.

Il conferimento dell’incarico avverrà il 15 ottobre. La Procura nominerà lo stesso consulente che ha già eseguito gli accertamenti tecnici preliminari, il professor Antonello Salvatori, ingegnere e docente di scienze delle costruzioni, esperto in crolli e nominato anche nelle indagini post terremoti di L’Aquila e Amatrice. I sei indagati e le venti persone offese (i 19 proprietari degli appartamenti dell’immobile crollato e il condominio accanto. Al numero civico 16, danneggiato dal crollo, assistiti dagli avvocati Francesco Marzullo, Filippo Bottalico, Ettore Gorini, Marisa Clemente e Antonio Aprea) potranno nominare propri consulenti di parte.

I nuovi accertamenti, che saranno eseguiti nel contraddittorio, riguarderanno la “rimozione di tre elementi strutturali del piano terra, attualmente posizionati sulla linea verticale del crollo, in corrispondenza dei tre pilastri del piano interrato, al fine di procedere alla valutazione dei resti, residui e pilastri collassati al piano interrato e delle condizioni strutturali desumibili in base alla configurazione di detti resti strutturali, compresi i plinti di fondazione e le relative barre di armatura di attesa dei pilastri”.

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