«In bocca al lupo e viva la Puglia». Cosi Michele Emiliano ha chiuso il suo ultimo intervento da presidente della Regione davanti al Consiglio riunito per l’approvazione del bilancio previsionale 2026. Un discorso non previsto, come ha ammesso lui stesso, ma carico di gratitudine, orgoglio e serenità e un pizzico di emozione.
Emiliano ha voluto ringraziare «tutti i cittadini pugliesi», la maggioranza che lo ha sostenuto, ma anche l’opposizione «che ha contribuito a correggere gli errori e migliorare il lavoro di governo». Ha rivendicato i risultati raggiunti nei dieci anni di guida della Regione: «Sviluppo economico e occupazionale senza precedenti, un turismo in crescita continua, la sanità che scala le classifiche dei livelli essenziali di assistenza».
Pur riconoscendo errori e difficoltà, il presidente uscente ha parlato di una Puglia «oggi una Ferrari, potente ma complessa, che va costantemente registrata». Ha ringraziato il Partito Democratico e il centrosinistra per «aver costruito, nel tempo, una nuova classe dirigente», ma anche il centrodestra «per lo stile civile e la correttezza con cui ha affrontato questa campagna elettorale».
Emiliano ha ricordato come la Regione vada al voto «in un clima sereno e senza conflitti», segno – ha detto – «di una comunità che vuole continuare su questo percorso». Citando Piero Angela, ha parlato del proprio impegno politico come di «un percorso giunto naturalmente al termine», senza rancori né rimpianti: «In politica non c’è nulla di obbligatorio. Ho fatto tutto quello che potevo fare e sono felice di ciò che abbiamo costruito insieme».
Ha poi invitato l’Aula ad approvare il bilancio 2026 C come «atto di rispetto verso chi verrà dopo, per non rallentare la spesa e consentire una transizione ordinata». «Non è una materia da guerra civile», ha precisato, chiedendo che la chiusura della legislatura avvenga «con garbo e spirito di collaborazione».
Infine, un messaggio personale rivolto al successore in pectore Antonio Decaro, con le stesse parole già usate durante l’inaugurazione della Fiera del Levante: «Bisogna essere felici e gioiosi nell’esercizio delle funzioni politiche. La politica ti toglie tempo e serenità, ma resta un servizio straordinario».
Con voce ferma ma emozionata, Emiliano ha salutato così: «Vi auguro di andare avanti con il sorriso sulle labbra. In bocca al lupo e viva la Puglia» [M.S.]