Torna «Pizza a Vico», l’appuntamento che celebra la tradizione e l’identità della pizza di Vico Equense. Dal 16 al 18 settembre, il centro della città metropolitana di Napoli ospiterà l’ottava edizione della manifestazione che vedrà, per tre intere giornate, gli abili pizzaioli di trenta pizzerie esibirsi in tutta la loro maestria. «Pizza e Vino, il piacere di stare insieme», il claim dell’edizione 2025, la cui finalità resta ancora la beneficenza. Parte del ricavato della kermesse, infatti, sarà destinato all’acquisto di un veicolo speciale che, grazie ai volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione «Oltre il Guscio», sarà attrezzato per il trasporto di persone con disabilità, con ridotta mobilità e di anziani. Oltre alle attività della località costiera, rinomata per il suo patrimonio gastronomico, saranno presenti anche numerose cantine della regione.
Promossa dall’Associazione «Pizza a Vico» - con il patrocinio di Regione Campania, Città Metropolitana, Camera di Commercio di Napoli, Coldiretti Campania, Pro Loco Vico Equense, Acove - Associazione commercianti di Vico Equense e della locale sezione dell’Aicast - Associazione Industria, Commercio, Artigianato, Servizi e Turismo, oltre che di importanti partner come Mulino Caputo e La Torrente - l’iniziativa si avvale del contributo del Comune di Vico Equense che nel 2023 ha varato la De.Co., la Denominazione Comunale per la pizza di Vico. L’aspettativa è altissima: «Pizza a Vico» si prepara a superare il record dello scorso anno, quando 40mila persone affollarono strade e piazze della città, negli stand allestiti tra corso Filangieri, piazzale Siani, corso Umberto, via Roma, via Monsignor Natale, largo dei Tigli, via Vescovado e Punta a Mare. I ticket saranno disponibili nei pressi degli stand e all’interno del percorso: al costo di 20 euro, sarà possibile degustare tre tranci di pizza Margherita, due tranci di pizza con gusti speciali e un dolce tipico vicano, insieme ad acqua e una bibita a scelta. Sarà inoltre possibile acquistare percorsi di degustazione dei vini delle cantine presenti e prenotare l’esperienza «Mani in pizza», una masterclass personalizzata per imparare dai maestri a preparare la pizza. L’inaugurazione, inoltre, sarà preceduta da una serata di presentazione riservata a istituzioni, giornalisti e sponsor, in programma il 15 settembre, alla quale hanno aderito numerosissime aziende.
Grande protagonista dell’iniziativa, la pizza di Vico Equense, anche quest’anno riconosciuta dal Premio «Dell’Amura», nato per onorare la memoria di Luigi Dell’Amura, inventore della «pizza a metro», un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. A presiedere la giuria sarà Giuseppe Buonocore, responsabile commerciale per il Sud Italia e il Triveneto del Gambero Rosso, affiancato dal maestro pizzaiolo Gino Sorbillo, da Bernard Bèdarida, giornalista delle emittenti francesi TF1 e France 24, da Vincenzo Peretti, docente presso l’Università Federico II ed esperto in biodiversità alimentare e da un rappresentante della famiglia Dell’Amura. «Vico Equense è una città che sa trasformarsi, che sa accendere i suoi vicoli di luce e di vita. La nostra pizza non è soltanto un’eccellenza gastronomica, è il frutto di un sapere antico che le nostre famiglie hanno custodito e tramandato di generazione in generazione. Dietro ogni impasto c’è una storia: ci sono mani che lavorano con passione, ci sono i gesti ripetuti e perfezionati nel tempo, c’è l’amore per una tradizione che ci identifica e ci rende unici», ha spiegato il sindaco di Vico Equense, Giuseppe Aiello. «Pizza a Vico promuove l’eccellenza enogastronomica della nostra città attraverso una serie di attività ed incontri, con l’obiettivo di valorizzare l’identità culinaria, celebrando la dieta mediterranea e le tradizioni locali, in un percorso sensoriale che promuove un turismo di settore», ha aggiunto Margherita Aiello, presidente dell’Acove e dell’Aicast di Vico Equense, che coordina l’evento. Le fa eco Michele Cuomo, presidente dell’Associazione Pizza a Vico: «A predominare è il senso di comunità, con la quasi totalità delle pizzerie del territorio, dal mare alla montagna, che lavorano fianco a fianco nell’ottica promuovere il territorio e le sue tipicità. L’anima di questa manifestazione sono i pizzaioli e i loro locali. Ce ne sono alcuni che per tre giorni chiudono le loro attività per contribuire pienamente alla buona riuscita di una iniziativa che, ogni anno, cresce sempre di più, con l’ingresso di nuove realtà».