È di 4 anni la condanna inflitta al 42enne originario della Costa d’Avorio arrestato dai carabinieri della stazione di Ginosa lo scorso luglio con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una donna di nazionalità straniera, sua conoscente. Il giudice Alessandra Rita Romano ha emesso una pena decisamente più bassa dei 6 anni chiesti dalla pubblica accusa nei confronti del 42enne, giudicato con il rito abbreviato e difeso dall’avvocato Domenico Cantore.
Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal pubblico ministero Francesca Colaci la vittima era stata aiutata da due persone della zona che sentendola urlare dal balcone coperta soltanto da una tenda da sole, avevano immediatamente allertato le forze dell’ordine. Quando i militari dell’Arma della stazione di Laterza e di Castellaneta sono arrivati nella casa dell’imputato hanno trovato la giovane in preda alle lacrime, l’appartamento a soqquadro e ciocche di capelli posticci sul pavimento.
Quel giorno, secondo l’accusa, la giovane era salita in casa del suo conoscente e dopo alcuni momenti l’uomo aveva calato le mani su di lei. Al suo rifiuto di entrare in intimità, il 42enne le avrebbe detto di non opporre resistenza intimandole di fare quanto chiedeva. Alcuni minuti dopo l’avrebbe portata con la forza in bagno, buttandola in terra e prendendola a schiaffi oltre a farle sbattere la testa contro il pavimento mentre la teneva bloccata per i capelli. Dopo averla tenuta per le braccia e immobilizzandola con le proprie ginocchia, in ogni modo il 42enne avrebbe tentato di prevaricarla fisicamente per costringerla a subire atti sessuali. Ai carabinieri la vittima aveva poi riferito che l’imputato aveva tentato di soffocarla, ma è riuscita a liberarsi e dal balcone ha infine chiesto l’aiuto dei passanti.
















