TARANTO - Giochi del Mediterraneo, si guarda con ottimismo al lavoro degli «sherpa». In questi giorni, anzi in queste ore, la diplomazia capitolina muovendosi lungo l’asse Taranto-Roma è, infatti, impegnata per ricucire lo «strappo» tra il presidente del Comitato organizzatore locale nonché commissario per la realizzazione delle opere, Massimo Ferrarese e Davide Tizzano, presidente del Comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo. E, in vista della riunione in programma il prossimo 8 ottobre nella sede nazionale del Coni, dopo qualche giorno non proprio sereno, ora si respira un cauto ottimismo sulla risoluzione di quello che è apparso davvero come un braccio di ferro tra i due Comitati e, di fatto, tra il Comitato internazionale e il Governo. Per la cronaca, oltre a Tizzano, al vertice di mercoledì prossimo a Roma ci saranno il ministro dello Sport, Andrea Abodi, il «padrone di casa» ovvero il neopresidente del Coni, Luciano Bonfiglio e, infine, il sindaco di Taranto, Piero Bitetti.
Ora, un passo indietro assolutamente necessario del resto per comprendere quale sia il pomo della discordia. Tutto sembra girare intorno alle modalità da seguire per l’affidamento di alcuni servizi di logistica previsti nell’ambito dei Giochi del Mediterraneo «Taranto 2026», per un importo complessivo di 10 milioni di euro. Si tratta, ad esempio, del timing e dello scoring, ovvero dei cronometri che rilevano i tempi riportati dagli atleti nelle competizioni e lo scandire delle fasi di una partita nonché i punteggi riportati...