MOTTOLA - Doveva essere una mattinata di festa, in occasione della sua prima divina liturgia episcopale organizzata nel palazzetto dello sport di Mottola. Invece, ancora una volta, il vescovo ortodosso Kyriàkos, al secolo Domenico Cantore, ha spiazzato tutti rilasciando pubblicamente delle dichiarazioni pesantissime, puntando il dito contro i vertici della curia pugliese.
Il vescovo Ciriaco, da qualche giorno balzato agli onori della cronaca perché accusato dalla diocesi di Castellaneta di delitto di scisma, non ha usato giri di parole: «In giovane età, dai 12 ai 14 anni, ho subìto abusi sessuali da parte di un prete attualmente in vita e la diocesi di Castellaneta ha sempre nascosto tutto. Adesso sono vescovo e ho trovato il coraggio di rendere nota la vicenda». Come un fiume in piena, Padre Ciriaco è sceso nei dettagli, ammettendo di essere stato deviato, scoraggiato, indotto a condurre una vita di perversioni e ferito psicologicamente da chi poteva aiutarlo ma nel corso degli anni lo ha obbligato a tacere: «Mi hanno rovinato la vita – ha ammesso – e per questo ho informato la Santa Sede e denunciato tutto anche alle autorità competenti. Presto la verità verrà a galla ma non sono armato di vendetta bensì di senso di responsabilità nei confronti di tanti bambini costretti a subire nel silenzio ciò che ho subìto anch’io in tutti questi anni»...
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