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Giochi del Mediterraneo, il sindaco di Taranto Melucci «chiama» Fitto

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

Giochi del Mediterraneo, il sindaco di Taranto Melucci «chiama» Fitto

Il primo cittadino chiede un incontro urgente sul Comitato organizzatore

Venerdì 06 Ottobre 2023, 13:08

TARANTO - Giochi del Mediterraneo «Taranto 2026», Melucci «chiama» Fitto. L’altroieri sera, il sindaco di Taranto ha chiesto ai ministri Raffaele Fitto (Affari europei, Sud, Pnrr) e Andrea Abodi (Sport) di convocare un incontro urgente. L’ordine del giorno, di fatto, lo ha stabilito nella richiesta di incontro lo stesso primo cittadino. Che, nelle poche righe inviate a Roma, ha sottolineato la necessità di confrontarsi «per definire gli aspetti di una nuova configurazione della governance del Comitato organizzatore locale». «Nuova configurazione» per usare le stesse parole a cui fa ricorso Melucci, evidentemente, necessaria dopo lo «strappo» del 25 settembre scorso. Due settimane fa, infatti, il ministro Abodi aveva annunciato l’uscita dall’organismo collegiale del Dipartimento per lo Sport di Palazzo Chigi denunciando i ritardi sinora accumulati nel’organizzazione della manifestazione in programma ormai tra 2 anni e 8 mesi.

Peraltro, per la cronaca, a fine luglio, a fare da apripista era stato Giovanni Malagò annunciando la decisione del Coni di non far più parte del Comitato organizzatore locale (Col). È del tutto evidente che senza il Coni e senza il Governo, il Comitato non ha più gambe solide per camminare. Per questa ragione, il sindaco è corso ai ripari «chiamando» Fitto e Abodi (la nota è stata inviata anche al presidente della Regione, al «numero uno» del Comitato olimpico nazionale e al commissario governativo per i Giochi, Ferrarese). È possibile che il nuovo Comitato organizzatore locale venga presieduto sempre da Melucci ma che, rispetto alla configurazione attuale, cambi il direttore generale (ora è Elio Sannicandro, direttore generale di Asset Puglia) e che il Governo abbia due rappresentanti. La struttura che verrà composta, dopo il confronto con i ministri, di certo, sarà decisamente più snella rispetto a quella attuale.

A proposito del capo dell’Amministrazione comunale, in una nota stampa diffusa l’altroieri, va ricordato che pur apprezzando pubblicamente il nuovo clima di collaborazione instaurato ha sottolineato come manchi ancora all’appello almeno la metà del budget previsto. «Sul plafond a oggi autorizzato di 150 milioni di euro - aveva evidenziato il sindaco Melucci - alla città di Taranto verranno destinati almeno 87 milioni di euro, dei quali al momento è previsto che il soggetto attuatore resti lo stesso Comune di Taranto. C’è dunque soddisfazione, sebbene desti ancora una certa preoccupazione e resti da chiarire come il Governo intenda far fronte rapidamente ai maggiori costi dei materiali intervenuti negli ultimi mesi e a determinate fondamentali infrastrutture di contesto, incluso il Villaggio Mediterraneo, come pure a tutta la spesa corrente per l'organizzazione da qui al 2026.

Nel particolare, gli interventi confermati a Taranto dal commissario risultano i seguenti: nuovo stadio Iacovone per 28 milioni di euro; centro nautico ex Stazione Torpediniere per circa 15 milioni di euro; centro polivalente indoor Ricciardi per 12 milioni; riqualificazione PalaMazzola per 4 milioni di euro; completamento stadio di atletica Valente per 3 milioni; riconfigurazione dei campi sportivi Paradiso per 4 milioni di euro; allestimenti playground di Villa Peripato per 1 milione di euro; stadio del nuoto di Torre d'Ayala per un importo in fase di revisione, che al momento parte dalla disponibilità residua di circa 20 milioni di euro». E ancora, Melucci aveva aggiunto: «Dobbiamo correre, confidiamo nei poteri del commissario, che adesso ha tutti gli elementi, almeno in relazione agli impianti sportivi del capoluogo ionico, per procedere alle rimesse finanziarie e alle singole gare».

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