TARANTO - È giunta nel porto di Taranto la Geo Barents di Medici Senza Frontiere con 85 migranti a bordo. La nave è la prima di una Ong ad aver operato un salvataggio dopo l'entrata in vigore del decreto che stabilisce un nuovo codice di condotta sulle attività di salvataggio in mare da parte delle Organizzazioni non governative. Nel caso di violazione delle norme introdotte dal provvedimento sono previste multe fino a 50mila euro, oltre al sequestro o anche la confisca in caso di reiterazione. Sono cominciate le operazioni di sbarco dei migranti, tra cui ci sono nove minori non accompagnati. Quattro migranti sono stati portati in ospedale, ma le loro condizioni non sono gravi. Due accusano problemi dermatologici, uno un dolore addominale e un altro un trauma ad un dito indice. I quattro sono stati accompagnati in ospedale dalla Croce Rossa per gli accertamenti di rito e non è stato neppure chiesto l'intervento del 118 che solitamente interviene per i casi gravi e per le emergenze.
La Geo Barents ha compiuto un primo salvataggio su richiesta del Coordinamento del soccorso marittimo, recuperando 41 persone per poi farne salire altre 44 in un successivo trasbordo da una nave mercantile, sempre su richiesta delle autorità italiane. L'imbarcazione si era poi diretta verso un’ulteriore meta di soccorso dopo la segnalazione da parte di Alarm Phone di un natante in pericolo, ma non avrebbe trovato nulla. Fra i migranti a bordo della Geo Barents, c'è anche un ragazzo che ha raccontato ai soccorritori di aver assistito all’omicidio di persone che non avevano abbastanza soldi per pagare il viaggio.
ESCLUSO IL SEQUESTRO
«Escludiamo il sequestro della Geo Barents, non c'è un motivo valido. Noi stiamo spendendo più soldi in legali che nella ricerca e soccorso. E’ un paradosso, è ridicolo. Noi stiamo salvando vite e stiamo consultando i legali per contestare ogni misura, ogni nuova regole per vedere se questo è in linea con la normativa, anche internazionale». Lo afferma Juan Matias Gil, capo missione di Medici Senza Frontiere, presente nel porto di Taranto dove è attraccata la Geo Barents. Gil sottolinea che «i soccorsi sono stati chiesti e coordinati dalle autorità italiane. Quindi, non c'è motivo per il sequestro e per qualsiasi tipo di sanzione».
«Le condizioni dei migranti sono buone, non ci sono grandi emergenze mediche. Abbiamo fornito loro le informazioni su quali sono i loro diritti». Lo afferma Juan Matias Gil, capo missione di Medici Senza Frontiere, presente alle operazioni di sbarco.
«Da 4-5 anni - afferma Gil - raccogliamo i racconti di storie di chi ci dice di aver visto persone uccise dai trafficanti in Libia solo perché non erano in grado di pagare il viaggio. In ogni missione che facciamo ci sono questi racconti. Lì ci sono violenze organizzate.»
Sulla Geo Barents «non è stata firmata alcuna richiesta di asilo politico, perché sulla barca non si compila alcuna richiesta. I profughi sono stati informati su quali sono i loro diritti» e «loro dopo decidono se farlo e se presentare una richiesta alla Questura, poi si vedrà l'esito». Così Juan Matias Gil.
NON AVREBBE VIOLATO DECRETO
Dai primi accertamenti finora compiuti sull'attività di soccorso compiuta dalla nave Geo Barents non sarebbero emerse violazioni del 'decreto sulle Ong', anche se sono in corso ulteriori approfondimenti. Lo si apprende a Taranto da fonti investigative. In particolare, sono in corso accertamenti sul comandante della nave giunta stamane nel porto di Taranto e dalla quale sono sbarcati gli 85 migranti soccorsi negli ultimi giorni nel Mediterraneo. Gli accertamenti sono a cura della sezione di pg della Guardia Costiera e della Questura di Taranto. L’ipotesi, al momento remota di una sanzione, sarebbe di competenza del prefetto.
Quando il 'decreto sulle Ong' è entrato in vigore i migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla Geo Barents erano già sulla nave, quindi la disposizione di legge, entrata in vigore alla mezzanotte ed un minuto del 3 gennaio scorso, non poteva essere violata semplicemente perché non esisteva ancora. Ruota attorno a questo primo ragionamento interpretativo la valutazione degli investigatori, tuttora in fase di approfondimento, che il comandante della Geo Barents non abbia violato il decreto sulle Ong e che la nave non debba essere sottoposta a sanzioni amministrative.
Secondo le informazioni fornite da Medici senza frontiere, il primo soccorso risale alle ore 23.00 circa del primo gennaio; il trasbordo dei profughi dal mercantile che li aveva soccorsi è invece avvenuto alle 2.00 circa del 2 gennaio. La Geo Barents è tuttora ancorata nel porto di Taranto in attesa del via libera per ripartire che potrebbe arrivare quando si concluderanno gli accertamenti di polizia giudiziaria in corso.