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Diossina a Taranto, l'Asl: «Uno sforamento su 90 alimenti testati»

 
Redazione online

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Contaminate anche le uova di gallina, ma non per colpa dell'inquinamento

Giovedì 18 Febbraio 2021, 17:04

TARANTO - Su 91 prelievi, soltanto in una circostanza si sono rilevati valori di diossina superiori a quelli consentiti dalla legge. Si tratta di un caso di contaminazione microambientale riguardante un piccolo produttore di uova di gallina i cui prodotti sono risultati contaminati per errata conduzione dell’allevamento, e non per ragioni ascrivibili all’inquinamento ambientale. E’ quanto emerge dai dati del Servizio Igiene degli Allevamenti e Produzioni Zootecniche dell’Asl di Taranto relativi ai controlli su diossine e Policlorobifenili (PCB) effettuati nel periodo gennaio-ottobre 2020 su campioni di alimenti e mangimi di ambito terrestre prodotti nel raggio di 20 km dall’area industriale di Taranto. In due casi di produttori di mangimi, con sede, rispettivamente, nei comuni di Taranto e di Statte, sono stati superati i limiti di azione per quanto riguarda le diossine e le PBC diossin-like (cioè simili alla diossina). L’Asl precisa che «i limiti di azione sono più bassi dei limiti stabiliti dalla legge: il loro superamento, pertanto, non è una violazione di legge che rende gli alimenti inidonei al consumo per tutela della salute, ma costituisce un campanello d’allarme per cui occorre mettere in atto misure adeguate per evitare una presenza eccessiva di sostanze dannose per la salute». Il quadro «decisamente confortante che emerge dai dati, - commenta il direttore generale dell’Asl Stefano Rossi - è un evidente segnale di come l'attività di controllo ambientale del territorio e le conseguenti azioni di messa in sicurezza stiano dando i frutti sperati. Non bisogna però abbassare la guardia, sia perché le fonti inquinanti persistono nell’area tarantina, e bisogna costantemente tenere sotto controllo i loro effetti, oltre alle loro attività, sia perché possono sempre essere presenti cattive condizioni igienico-sanitarie all’interno delle singole realtà produttive».

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