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Il vertice
Mimmo Mazza
07 Ottobre 2020
«Con tutti questi soldi, quasi quasi ci trasferiremo tutti a Taranto quando diventerà quella capitale che a tutti piacerà»: il premier Giuseppe Conte ha aperto così la riunione di ieri pomeriggio a Palazzo Chigi del tavolo istituzionale permanente su Taranto, che ha una dotazione finanziaria di oltre un miliardo di euro a cui da ieri si sono aggiunti ulteriori 85 milioni di euro.
«Questi aggiornamenti periodici - dice il premier Conte alla Gazzetta - dimostrano la massima concentrazione del governo e degli enti locali per imprimere una svolta nella capacità amministrative e realizzative di Taranto e di tutto il sistema Paese. Se ci vediamo a brevi intervalli di tempo è perché ogni volta registriamo passi avanti significativi».
La riunione è servita a fare il punto con i rappresentanti delle varie amministrazioni pubbliche e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega alla programmazione economica, il tarantino Mario Turco, dei vari interventi messi in cantiere per la riconversione economica della città dei due mari, anche in vista della visita che lunedì prossimo 12 ottobre Conte farà proprio a Taranto per inaugurare la nuova facoltà di Medicina: «Un grande risultato - aggiunge il premier - come questo si ottiene solo con un impegno collettivo, verrò a Taranto per questo momento importante».
Il 12 ottobre saranno sottoscritti due accordi per il rilancio economico dell’area tarantina. Il primo riguarda le amministrazioni coinvolte nei lavori per la ristrutturazione della banchina ex torpediniere in Mar Piccolo a seguito della cessione da parte della Marina Militare all’Autorità portuale di Taranto. La banchina sarà trasformata in un approdo per navi da crociera e maxi yacht. Il secondo accordo, invece, definito accordo di programma in base al Codice per l'Ambiente, riguarda la reindustrializzazione dell’ex yard Belleli. L’area, dopo la bonifica, andrà al gruppo Ferretti che insedierà un’attività per la costruzione di yacht. Nell'ambito delle procedure del Codice per l’Ambiente saranno stimati gli ulteriori fabbisogni finanziari per bonifica e infrastrutturazione di competenza pubblica, cioè Autorità portuale di Taranto, nonché per interventi di reindustrializzazione e Contratto di sviluppo (Mise-presidenza del Consiglio) per un importo stimato di circa 35 milioni di euro. Infine, per quanto riguarda il progetto di ampliamento della base navale della Marina Militare in Mar Grande, progetto da 219 milioni approvato dal Cipe a fine luglio con una prima tranche di 79 milioni subito disponibili, si sta pensando anche a misure di accelerazione del progetto compresa la nomina eventuale di un commissario.
Invitalia ha presentato un report in cui ha fatto il punto della situazione circa gli interventi del Contratto di sviluppo, annunciando l’avvio della fattibilità tecnico-economica del risanamento conservativo della struttura metallica del Ponte Girevole, per un importo di 1,9 milioni di euro e la pubblicazione entro fine anno della gara per la progettazione dell’intervento di valorizzazione culturale del Castello Aragonese che diventerà un polo bibliotecario, per un importo di 6,9 milioni di euro.
La riunione a Palazzo Chigi è servita anche ad approfondire gli interventi riguardanti il recupero della città vecchia (con la realizzazione complessiva di ben 18 interventi), l’avvio della realizzazione del nuovo ospedale di Taranto San Cataldo (una struttura da 750 posti letto che sarà pronta nel giro di un anno e mezzo), l’istituzione del nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia nella vecchia sede della Banca d’Italia (spesi sinora 400mila euro per la sistemazione del piano terra, entro la fine del 2020 ci sarà l’avvio della progettazione per la ristrutturazione degli altri due piani dell’edificio), l’istituzione di un laboratorio per l’analisi delle merci all’interno del porto (intervento frutto della sinergia istituzionale tra Autorità di sistema portuale del mar Ionio, Cnr, Arpa e Università degli studi di Bari con un investimento di 6,6 milioni di euro). E inoltre realizzazione di un acquario green con annesso polo turistico, ricovero per cetacei e cetaceo terapia per disabili e autistici da realizzarsi con i 50 milioni di euro messi a disposizione dal Mibact nell’area dell’ex banchina torpediniere in tempo utile per la ventesima edizione dei Giochi del Mediterraneo che si terranno a Taranto nel 2026.
È rimasto sullo sfondo il problema dei problemi, ovvero il futuro dell’Ilva: ma Conte durante il vertice di ieri ha promesso che lunedì 12 farà il punto direttamente con Taranto e con i tarantini sulla trattativa avviata con ArcelorMittal e sugli intendimenti del Governo.
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