Ha impiegato come mungitore e operaio un immigrato della Nuova Guinea, retribuendolo con 600 euro mensili per 11-12 ore di lavoro al giorno, 7 giorni su 7, senza giorni di ferie o di riposo. Per sfruttamento del lavoro è stato denunciato dalla Polizia il titolare di un’azienda agricolo-zootecnica di Martina Franca (Taranto), nell’ambito dei servizi anticaporalato della task force voluta dal Questore di Taranto, Giuseppe Bellassai, in collaborazione con il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dell’Asl.
In un locale adibito a deposito di mangime e attrezzi vari, era stato realizzato un vano destinato ad alloggio, dove dormiva l'operaio. La stanza, secondo quanto riferisce la Questura, «era angusta, maleodorante, poco areata e occupata quasi interamente da tre letti e da un frigo non funzionante, utilizzato come armadio. Il bagno destinato all’igiene personale, era attiguo all’abitazione-ricovero, in condizioni igieniche altamente precarie». L’operaio era assunto dall’azienda ma destinatario di un provvedimento di rigetto del rinnovo del permesso di soggiorno per «motivi umanitari» emesso dal Questore di Foggia.