TARANTO - Sicurezza sul lavoro e tutela della salute. Sono i due principali obiettivi perseguiti da ArcelorMittal Italia nei primi 100 giorni di gestione dello stabilimento siderurgico di Taranto. L’edizione 2019 del giorno degli investitori, con la visita martedì scorso a Taranto di Aditya Mittal, presidente del gruppo, amministratore delegato e direttore finanziario di ArcelorMittal Europa, e di 35 investitori, è servita a tracciare il primo bilancio dell’esperienza italiana, e tarantina in particolare, per la multinazionale dell’acciaio.
L’obiettivo dichiarato è quello di fare dello stabilimento di Taranto il sito a più basso costo in Europa con una gamma completa di capacità produttiva. ArcerlorMittal non nasconde di essere partita in ritardo per lo slittamento della data di chiusura dell’acquisizione dell’Ilva ma di essere sulla buona strada per raggiungere i 6 milioni di tonnellate di acciaio prodotto nel 2019, avendo sempre come traguardo gli 8 milioni - tetto ritenuto necessario per generare ulteriori risparmi sui costi fissi - nel 2024, al termine del piano ambientale. Già alla fine di quest’anno dovrebbe diventare positivo il margine operativo lordo positivo (ovvero gli utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti) mentre il flusso di cassa positivo dovrebbe cambiare verso dal 2021.
Nel corso dell’evento è stato ribadito l’impegno a investire 2,4 miliardi di euro entro il 2023 per la realizzazione del piano ambientale e del piano industriale e sono stati elencati i lavori realizzati nel 2018 e quelli in corso di esecuzione nel 2019. Tra le altre cose, ci sono la chiusura degli edifici Sh4, Pci, Omo2, la chiusura e depolverizzazione dell'edificio Fc1 nella cokeria, lo smantellamento dell'edificio Sili Cec delle cokerie e la costruzione del nuovo nastro trasportatore Nt2, la costruzione di cappe mobili nell’area Grf, il dragaggio del canale di scarico 1, l’impermeabilizzazione dell'intera discarica «G2» nell’area Mater Gratiae, le indagini ambientali nell'area ex traversine sequestrate ed ex pneumatici sequestrati. In corso, invece, la copertura dei parchi minerali (il cui cantiere ha attirato, per la sua maestosità, la curiosità degli investitori), la pavimentazione del deposito di scorie, il rifacimento delle batterie delle cokerie, gli interventi per la raccolta e il trattamento delle acque di prima pioggia.
Sono molto ambiziosi - soprattutto se si guarda al punto di partenza e al contesto sociale e ambientale - i piani della squadra guidata da Matthieu Jehl, amministratore delegato di ArcerlorMittal Italia: rendere la società riconosciuta in Italia e in Europa per l’eccellenza delle prestazioni ambientali, ridurre le emissioni ai livelli delle migliori pratiche, in linea con e oltre l'Europa, in pieno rispetto delle norme e della legislazione ambientali, diventare un player di livello mondiale in termini di competitività, sostenibilità, prestazioni ambientali, valore aggiunto; allineare il servizio e la reputazione di qualità agli standard di ArcelorMittal attraverso un ampliamento e miglioramento della gamma di prodotti (anche attraverso il nuovo centro di ricerca e sviluppo a Taranto).
Grande attenzione, come detto, viene riservata alla sicurezza sul lavoro. La frequenza di infortuni, misurata con il parametro Ltif, è segnalata in miglioramente ma è ancora superiore alla media del gruppo. L’azienda ricorda che alle sue dipendenze dal mese di novembre 2018 ci sono 7900 (impegnati in corsi sulla sicurezza, formazione alla leadership, coaching, ecc.); che è in corso la revisione e l’aggiornamento dei documenti di valutazione del rischio; che sono stati migliorati gli standard di prevenzione; che è stato introdotto uno strumento per verificare le condizioni di sicurezza durante le attività non di routine e di emergenza.
Massima attenzione anche alla comunicazione e al rapporto con il territorio. C’è stata una prima mappatura degli stakeholder con più di 150 organizzazioni identificate e classificate, e sono stati sviluppati i criteri per identificare i migliori progetti: sono giunte ad ArcerlorMittal più di 20 richieste, il primo investimento comunitario - nell’ambito dello stanziamento da un milione di euro all’anno sulla città di Taranto annunciato in occasione dell’insediamento alla guida dello stabilimento siderurgico - sarà pianificato entro aprile.