L’ipotesi progetto di finanza sullo stadio del Pergolo sembra tramontata e così bisognerà trovare un’altra strada per realizzare l’intervento. L’intenzione dell’Amministrazione resta quella di delocalizzare lo stadio Tursi al Pergolo e realizzare, al posto dell’attuale stadio in città, una nuova area mercatale polifunzionale. Un obiettivo che è stato posto in cima all’agenda politica, nella consapevolezza che un nuovo impianto sportivo possa contribuire a ridisegnare il layout dell’intera città.
Questa battuta d’arresto sul progetto di finanza, però, non fa altro che rallentare il processo, a meno che da Palazzo ducale non si attivino velocemente per un’alternativa via d’uscita. Bisognerà ora infatti ricercare delle risorse economiche da altre fonti, attraverso finanziamenti pubblici, la messa a disposizione di risorse nel bilancio comunale, oppure più semplicemente attraverso l’accessione di un mutuo. Secondo diverse fonti, una somma che si aggira attorno ai 4 o 5 milioni di euro potrebbe essere la cifra necessaria per fare dell’impianto del Pergolo uno stadio adeguato alle reali necessità di una città come Martina Franca; un numero ovviamente da prendere con le pinze.
Quello che è certo è che da Palazzo ducale dovranno attivarsi velocemente per limitare quanto più possibile l’impatto sulle casse comunali, reperendo risorse di altra natura. Per esempio il prossimo 17 dicembre scade il bando ‘Sport e periferie’ 2018. Si tratta di una iniziativa che riapre la possibilità di realizzare, rigenerare o completare gli impianti sportivi situati in aree svantaggiate e zone periferiche urbane, grazie a 10 milioni di euro previsti proprio nel bando “Sport e periferie”. Potranno presentare domanda di contributo per il finanziamento degli interventi sia le pubbliche amministrazioni, che le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado anche comunali e gli enti no profit. Nel bando è richiesto che le candidature siano finalizzate alla realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi finalizzati all’attività agonistica, che le risorse siano riservate al completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti da destinare all’attività agonistica nazionale e internazionale, a patto che la richiesta di contributo pubblico non sia superiore a 500 mila euro.