Dalla morte di Raimondo Vianello alla nascita di Charlie Chaplin, fino al massacro della Columbine High School e alla morte Keynes, passando per le prime consultazioni politiche italiane e l’elezione di Papa Benedetto XVI. Fatti e personaggi al centro delle ricorrenze della settimana da 15 al 21 aprile, scelte e commentate dal direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno” Mimmo Mazza, che torna come editorialista a “Il giorno e la Storia”, il programma di Rai Cultura firmato da Giovanni Paolo Fontanain onda tutti i giorni alle 00.10 e in replica alle 8.30, 11.30, 14.00 e 20.10 su Rai Storia.
La settimana di Mazza si apre nel ricordo del protagonista della commedia italiana Raimondo Vianello, morto il 15 aprile 2010. Da“Un, due, tre” con Tognazzi al sodalizio artistico con la moglie Sandra Mondaini, è amato per il suo umorismo elegante e mai volgare.
Martedì ricorre il compleanno di Charles Spencer Chaplin, nato a Londra nel 1889. Interprete di spicco dell’era del muto,fra i suoi film più noti ci sono “La febbre dell’oro”, “Tempi moderni” e “Il grande dittatore”.
Al centro della riflessione dimercoledì c’èil delitto di Montecchia di Crosara, meglio noto come Caso Maso. È il 1991 quando il diciannovenne Pietro Maso, insieme a tre complici, uccide a sprangate il padree la madre per intascare subito la sua parte di eredità.
Giovedì, riflettori sulle prime elezioni politiche della Repubblica italianadel 1948. Alle sette di mattina le urne si aprono per consentire alla popolazione di votare. Trionfa la Dc di De Gasperi.
In primo piano venerdì,papa Benedetto XVI. Il 19 aprile 2005alle 17.50 la fumata bianca e le campane di San Pietro annunciano l’elezione del cardinale Ratzinger come nuovo papa.
Sabato il ricordo va al massacro della Columbine High School, a Denver. Il 20 aprile del 1999 gli studenti Eric Harris e Dylan Kleboldsparano per 50 minuti a compagni di scuola e insegnanti prima di suicidarsi. Il bilancio è di 13 morti e 24 feriti. L’episodio accenderà il dibattito, tuttora non sopito, sulla detenzione di armi da fuoco negli Stati Uniti.
La settimana del direttore della Gazzetta del Mezzogiorno si chiude ricordando l’economista britannico John Maynard Keynes, morto il 21 aprile del 1946. Tra i protagonisti alla conferenza di Bretton Woods, nel primo dopoguerra è fautore di una teoria economica che sostiene, in determinati periodi di crisi, l’intervento regolatore dello Stato nell’economia.