Sabato 06 Settembre 2025 | 11:59

Lunetta Savino in scena con ironia: «A Bari mi legano i sapori e i colori»

 
Maridì Vicedomini

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Maridì Vicedomini

Lunetta Savino in scena con ironia: «A Bari mi legano i sapori e i colori»

Ora veste i panni dell’avvocato Marina Battaglia, nella seconda stagione della fiction in onda su Rai 1 «Studio Battaglia»

Venerdì 29 Marzo 2024, 11:29

Ora veste i panni dell’avvocato Marina Battaglia, nella seconda stagione della fiction in onda su Rai 1 «Studio Battaglia». Lunetta Savino, pugliese doc, attrice di successo, spazia con disinvoltura e professionalità dal teatro al cinema, alla Tv: «In questi episodi Marina - spiega l’attrice - è molto più legata alle sue figlie e vorrebbe evitare loro qualunque sofferenza, anche se ciò non è sempre possibile. Lei resta comunque una donna indipendente e per certi versi spregiudicata, in qualche modo una figura vincente»

Quale aspetto caratteriale l’attrae di più di Marina?

Il sarcasmo e l’ironia: in un certo senso, appartengono anche alla mia persona».

Lei è una barese doc; quanto si sente pugliese?

«Probabilmente nella capacità di adattarsi a contesti sociali differenti, a usi e costumi distanti da quelli della terra d’origine; noi baresi siamo definiti “i milanesi del sud”, perché non strettamente legati alle nostre tradizioni come i napoletani. E poi io amo la cucina pugliese. Quando torno a Bari chiedo alle mie amiche di farmi trovare i ricci e le verdure di stagione dal profumo inconfondibile, coltivate in maniera naturale. Poi il mare blu e i colori della mia terra. Sono andata via da Bari appena diplomata al Liceo Scientifico per trasferirmi a Bologna dove mi sono laureata al “Dams”. Poi mi sono dedicata alla recitazione, approdando a Roma. Avrei dovuto frequentare il liceo classico perché ero più portata per le materie umanistiche essendo figlia di una docente universitaria di letteratura moderna e di un docente di storia e filosofia; ho seguito allo scientifico la mia più cara amica. Confesso di essermi pentita».

Il suo amore per la cultura lo coltiva da sempre in teatro.

«Sì dallo scorso anno porto in scena La Madre un testo di Florian Zeller sull’amore materno che ha diverse sfumature patologiche. Interpreto il ruolo della protagonista che vive il distacco del figlio come un tradimento, un disagio esistenziale frutto anche del tramonto dell’amore coniugale. Il palcoscenico è la mia casa; la macchina da presa all’inizio mi intimidiva ma poi con il tempo ho acquistato dimestichezza e l’ho sentita “amica”».

Il segreto per diventare un attore di successo ?

«Talento naturale, studio serio e continuo ed un pizzico di fortuna».

Il suo mentore nel cinema?

«Ferzan Ozpetek; lui mi ha scelto per il cast di suoi due film: Mine Vaganti e Saturno Contro.

Lei ha acquistato grande notorietà in tv accanto ad un pugliese doc come Lino Banfi.

«Sì, il personaggio di Cettina nella serie tv “Il Medico in famiglia” è stato un tassello fondamentale per la mia popolarità. Io adoro Lino e lavorare con lui è stato semplicemente fantastico; a parte la “pugliesità” siamo molto in sintonia per tante altre cose».

Ha mai pensato alla regia?

«No, piuttosto mi piacerebbe scrivere una storia con gli sceneggiatori per poi interpretarla».

Chi è Lunetta Savino nel privato?

«Sono molto curiosa, di animo buono, un po’ ingenua ma anche molto centrata sulle mie aspirazioni in campo lavorativo e poi ho un grande senso dell’ironia che mi ha salvato in più circostanze della vita. Spero di continuare ad avere la possibilità di stupirmi e di sperimentarmi in nuove esperienze».

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