Laura Morante è Alda Merini, la grande voce della poesia del ‘900. La sua interpretazione è attesa per stasera su Rai 1 alle 21.10 nel film tv Folle d’Amore-Alda Merini, una coproduzione Rai Fiction-Jean Vigo Italia realizzata col sostegno di Film Commission Torino Piemonte. La regia è di Roberto Faenza.
A Milano, sui Navigli, c’è un appartamento la cui porta è sempre aperta. A varcarla sono intellettuali, cantanti, giornalisti, ma anche semplici curiosi. Sono tutti lì per lei, Alda: 70 anni, unghie smaltate, sigaretta sempre accesa, un caos in cui si trova a suo agio. Ma cosa la rende così speciale? La poesia e una vita senza mezze misure, come lei stessa racconta a un giovane intellettuale, Arnoldo. Ma è una sua ex insegnante a darle l’occasione della vita portando le sue poesie al critico tarantino Giacinto Spagnoletti, che ne rimane ammirato e la invita nel proprio salotto letterario. Lo stesso Spagnoletti, nell’81, fa incontrare la poetessa col medico e poeta di Taranto Michele Pierri che, tre anni dopo, il 6 ottobre dell’84, Alda sposerà nel «Santissimo Crocifisso» di Taranto. Un amore ostacolato, vista la differenza di 32 anni. Purtroppo quel sentimento viene spezzato dalla morte di Pierri che costringe la poetessa, finita nella depressione, a ritornare a Nord, dove «vivrà un periodo di cure nella sua Milano, non certo a Taranto dove non fu mai internata come invece certe voci raccontano», come spiega il giornalista conoscitore realmente della coppia, Silvano Trevisani, nel suo libro Michele Pierri e Alda Merini, cronaca di un amore sconosciuto (Edita, pp. 208, 15 euro).