È il 1927. Umberto Boccioni, l’artista con il quale il Futurismo si era materializzato nella pittura e nella scultura, era morto da no- ve anni. In un giorno di quell’an - no, misteriosamente, Piero da Ve- rona distrugge le sculture di una delle opere più famose: le Forme uniche della continuità nello spa- zio. Solo un raptus di follia? Il documentario di Eleonora Zam- parutti e Piero Muscarà, con la regia di Franco Rado, Formidabile Boccioni - in onda oggi alle 19.25 su Rai 5 - cerca di dare una risposta alla domanda, ricostruendo la vita e il percorso artistico di Umberto Boccioni. Matt Smith e Anders Rädén da anni lavorano al progetto di ri- costruire i capolavori in gesso del genio del Futurismo andati perduti, studiando da vicino le nu- merose fotografie dell’epoca per carpirne i segreti entrando nella mente creativa dell’artista e - grazie a digital animation e stampa in 3D - i due artisti stanno ot- tenendo buoni risultati. Sono convinti di riuscire a ricostruire Forme uniche di continuità nello spazio, la scultura perduta di Boccioni, in maniera più fedele delle copie in bronzo presenti nei mu- sei del mondo. Ma perché la scultura di Boc- cioni affascina ancora oggi così tanto il pubblico? Visionario, geniale, inquieto: l’artista ha rivo- luzionato la scultura moderna e ha tradotto la poesia in arte dando forma e materia alla più impor- tante Avanguardia artistica del primo Novecento in Europa, il Futurismo. Scalpitava per sovvertire le regole della pittura e della scultura passatiste e l’incon - tro con il poeta Filippo Tommaso Marinetti fu decisivo per questo, «liberando» la sua arte e quelle «forme uniche di continuità» così reali da apparire immaginarie

Venerdì 05 Gennaio 2024, 15:14