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«Ghosts of Beirut», il terrorista-fantasma contro Cia e Mossad

 
Marzia Gandolfi

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Marzia Gandolfi

«Ghosts of Beirut», il terrorista-fantasma contro Cia e Mossad

La miniserie spionistica narra la caccia a Imad Mughniyeh, membro fondatore della jihad islamica in Libano

Domenica 06 Agosto 2023, 10:44

In geopolitica gli anni Ottanta fanno tendenza ma non c’è bisogno di essere troppo esperti in materia per seguire Ghosts of Beirut, miniserie spionistica in 4 puntate. Diffusa da Paramount+, racconta la caccia di CIA e MOSSAD al terrorista libanese Imad Mughniyeh (Hisham Suleiman/Amir Khoury), membro fondatore della jihad islamica in Libano. Ancorati al reale e al passato, Avi Issacharoff (Fauda) e Lior Raz ricostruiscono l’attività terroristica di un «fantasma» a lungo introvabile. Ghosts of Beirut comincia dalla fine, nel gennaio del 2007, un anno prima della morte di Mughniyeh, che ha già sulle mani il sangue di numerosi militari americani.

Un nuovo attacco contro altrettanti soldati nel Sud dell’Iran apre la serie e introduce Lena Asayran (Dina Shihabi), agente della CIA sulle tracce del criminale. Le sue indagini «includono» un flashback che ritorna al 1983 quando Robert Ames (Dermot Mulroney), direttore delle operazioni della CIA in Medio Oriente, provava a conciliare l’impossibile: Israele e l’Hezbollah libanese. In quella delicata contingenza Mughniyeh pianifica un attentato suicida, reclutando il primo martire e bruciando qualsiasi speranza di pace. Navigando tra il 1982 e il 2007, tra Beirut e Washington, passando per la valle del Beqa’, la serie «ricerca» uno dei più importanti leader militari di Hezbollah e il debutto (e le ragioni) del suo «impegno». Indecisa su cosa vuole essere, alterna la fiction con elementi documentari, interviste a giornalisti o membri dell’intelligence americanache risvegliano la memoria collettiva ma non contemplano «voci» libanesi.

Ghosts of Beirut denuncia le interferenze della CIA sul territorio libanese ma resta timida sul resto, mancando una riflessione sulle due parti e le promesse del primo episodio.

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