È Valerio Lundini, il protagonista della nuova puntata di Stories, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Francesco Venuto, il comico e conduttore si racconta in «Valerio Lundini - Quando la pezza è meglio del buco», in onda oggi alle 21 su Sky TG24 e sempre disponibile On Demand.
Dopo due tour nelle grandi arene e nei grandi teatri italiani Valerio Lundini, diventano fenomeno cult con il successo del programma Una pezza di Lundini, torna in scena con il suo fortunatissimo spettacolo Il mansplaining spiegato a mia figlia a partire dall’11 maggio al Teatro Ambra Jovinelli di Roma. Un «ultimo atto» dopo tre anni in giro per l’Italia. «È uno spettacolo che caldeggio, indipendentemente da un mio ritorno economico. Cioè, se fosse stato di un altro avrei detto: Andate a vederlo!». Con un titolo «scelto a caso». «C’era fretta di trovare un titolo perché dovevano presentare i programmi nei teatri. Così ho detto: «Il mansplaining spiegato a mia figlia», perché dove mi trovavo si stava parlando di mansplaining. Mi hanno detto che funzionava. Tra l’altro esiste anche il libro Il razzismo spiegato a mia figlia, che io nemmeno me lo ricordavo, quindi involontariamente c’è una citazione colta. Però lo spettacolo non parla assolutamente di mansplaining, di figlie né di me che spiego cose».
Ironia e non-sense nel suo stile inconfondibile, nella chiacchierata che ripercorre alcune delle tappe della sua vita e carriera. Aiutati da una sua playlist musicale scelta per l’occasione, che va dagli Oasis ai The Verve, passando per Jannacci e Conte, si parte dalla sua infanzia e da dove ha vissuto».