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Numeri su in tutte le regioni: esportano 136mila aziende

 
Redazione Speciali

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Numeri su in tutte le regioni: esportano 136mila aziende

La Puglia conferma il trend di crescita. Basilicata in controtendenza

Giovedì 23 Febbraio 2023, 12:16

La crescita dell’export nel 2021 interessa tutte le regioni italiane, a eccezione della Basilicata che conferma il trend anche per parte del 2022. Trend favorevole anche per la Puglia che per tutto il 2022 ha porta a casa un valore aggiunto di circa 1,5 miliardi di euro. L’aumento delle esportazioni è molto marcato per l’Italia insulare (+46,4%), intorno alla media nazionale (+18,2%) per il Nord-ovest (+19,2%) e il Nord-est (+18,0%), più contenuto per l’Italia centrale (+15,3%) e, soprattutto, per l’Italia meridionale (+6,6%).

La provenienza territoriale delle vendite sui mercati esteri si conferma fortemente concentrata nelle regioni del Centro-nord, da cui proviene l’88,8% dell’export nazionale, mentre il Mezzogiorno ne attiva il 9,9%. Nel 2021, la quota della Lombardia sulle esportazioni nazionali è del 26,3%; seguono Emilia Romagna (14,0%), Veneto (13,6%), Piemonte (9,6%) e Toscana (9,2%). Rispetto al 2020, l’incidenza sul totale dell’export nazionale aumenta per le ripartizioni dell’Italia insulare (da 2,5% a 3,1%) e dell’Italia Nord-occidentale (da 37,3% a 37,6%) mentre diminuisce per Italia meridionale (da 7,5% a 6,8%), Italia centrale (da 18,6% a 18,1%) e Italia Nord-orientale (da 33,2% a 33,1%). Nel 2021, 136.025 operatori economici hanno effettuato vendite di beni all’estero (127.265 nel 2020). La loro distribuzione per valore delle vendite conferma la presenza di un esteso segmento di «micro esportatori»: 77.885 operatori presentano un ammontare di fatturato all’esportazione molto limitato (fino a 75 mila euro), con un contributo al valore complessivo delle esportazioni pari allo 0,3%. D’altra parte, 4.990 operatori appartengono alle classi di fatturato esportato superiori a 15 milioni di euro; questo segmento realizza il 72,8% delle vendite complessive sui mercati esteri.

Rispetto all’anno precedente, nel 2021 l’export degli operatori appartenenti alla classe di fatturato estero inferiore a 50 milioni di euro cresce in valore dell’8,3%. Questo risultato sottende andamenti differenziati per le classi interne a questo aggregato: aumentano le vendite all’estero degli operatori appartenenti alla classe di fatturato estero compresa tra 5 e 50 milioni di euro (+11,8%) e per quella che fattura all’export meno di 75 mila euro (+10,3%); si registra invece un calo per la classe compresa fra 75 mila e 5 milioni di euro (-1,1%).

Aumentano a un tasso superiore a quello medio le esportazioni degli operatori della classe di fatturato all’export più ampia (oltre 50 milioni di euro), con una crescita delle vendite del 23,7%.

Nel 2021 cresce la concentrazione delle esportazioni realizzate dai primi mille operatori (da 52,2% a 52,4% dell’export complessivo) mentre diminuiscono le quote dei primi 100 operatori (da 25,9% a 25,5%) e dei primi 20 (da 12,5% a 12,0%). Considerando gli operatori secondo i mercati di sbocco, il 47,5% esporta merci verso un unico mercato mentre il 16,4% opera in oltre dieci mercati.

La presenza degli operatori nelle principali aree di scambio commerciale è comunque diffusa: nel 2021 si registrano 89.320 presenze di operatori commerciali residenti in Italia nei paesi europei non Ue, 44.559 in America settentrionale, 39.808 in Asia orientale, 30.948 in Medio Oriente, 27.044 nell’area Ue, 24.072 in America centro-meridionale, 21.919 in Africa settentrionale, 20.144 negli Altri paesi africani, 18.120 in Oceania e altri territori e 15.411 in Asia centrale.

Con 38.624 presenze all’estero, il settore dei macchinari e apparecchi n.c.a. è quello con il numero più elevato di operatori all’export nel 2021. Seguono i settori articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi con 28.579 presenze; metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, con 28.252 presenze; prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori con 27.759.

Ed ecco una top five dei paesi in cui sono presenti operatori commerciali italiani. Al primo posto svetta la Svizzera (oltre 51 mila), seguita da Stati Uniti (oltre 40 mila), Regno Unito (oltre 36 mila), Francia (oltre 26 mila) e Germania (circa 26 mila). Un numero elevato di operatori è presente anche in Spagna (oltre 22 mila), Polonia (oltre 19 mila) e Paesi Bassi (oltre 18 mila).

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