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Via al parco eolico nelle campagne tra Latiano e San Vito

Via al parco eolico nelle campagne tra Latiano e San Vito

 
Via al parco eolico nelle campagne tra Latiano e San Vito

Venerdì 07 Marzo 2014, 19:48

03 Febbraio 2016, 04:35

LATIANO - Presto tra gli ulivi secolari e le antiche masserie del '500 nelle campagne tra Latiano e San Vito dei Normanni, in contrada Cazzato, svetterenno otto gigantesche pale eoliche che produrranno ciascuna 2,2 mega watt per una potenza totale di 18 MW di energia elettrica.

Gli otto aerogneratori alti circa 90metri dal suolo verranno installati nelle campagne in agro di San Vito dei Normanni, mentre la stazione elettrica a 150/380 kv sorgerà nel territorio di Latiano. La notizia della realizzazione del mega parco eolico è ormai ufficiale. A confermarlo alla Gazzetta la stessa società Enel Green Power.

La società Enel Green Power Spa conferma di avere già tutte le autorizzazioni previste e di avere già adempiuto a tutte le procedure approvate dai vari enti interessati (Comuni compresi) in sede di Conferenza di Servizio.

Per la realizzazione della centrale in questi giorni sono in corso le operazioni di verifica da parte dei Vigili Urbani di Latiano.

La procedura per la realizzazione di questo impianto è stata avviata (come risulta da un atto dirigenziale della Regione Puglia) da almeno una decina di anni e si è perfezionata con le autorizzazioni successive solo negli ultimi anni. Autorizzazioni, immaginiamo concesse anche da parte del Comune di Latiano nel cui territorio verrà realizzata la centrale elettrica con vista sulle mega-turbine più alte (90 metri) persino dello stesso campanile (appena 34 metri) della chiesa Madre. (di f.giul.)

COS'E' UNA CENTRALE EOLICA
L'energia eolica è l'energia ottenuta dal vento ovvero il prodotto della conversione dell'energia cinetica, ottenuta dalle correnti d'aria, in altre forme di energia (elettrica o meccanica) e viene per lo più convertita in energia elettrica tramite una centrale eolica
Una turbina eolica alta 90 metri ha tre pale, ciascuna lunga quanto un campo da calcio. Quando il vento soffia su entrambe le facce della pala, la sua particolare conformazione determina una differenza di pressione tra i due lati. Proprio come per l’ala di un aeroplano, la differenza di pressione solleva la pala, facendo girare l’albero della turbina.

Non emettono gas, scorie o rifiuti inquinanti, ma modificano l’ambiente e fanno rumore.
Se sono più di uno, richiedono grandi spazi perché non devono togliersi il vento a vicenda: per una centrale da 7-10 megawatt (sufficiente per 3 mila abitazioni) occorre circa un chilometro quadrato. Per questo i rotori vanno costruiti in zone poco abitate: per esempio, un altopiano deserto e ventoso. 
 
Un aerogeneratore medio (300 kilowatt) a distanza di 200 metri fa un rumore di 45 decibel (per confronto: lo stormire delle foglie nel bosco è di 20 decibel e il rumore del traffico cittadino di circa 70 decibel). Il rumore, però, cresce se le macchine sono più di una: con una decina di impianti, lo stesso livello di 45 decibel si ha a circa 500 metri. E il rumore cresce con l’aumentare del vento. La rotazione delle pale metalliche può creare infine interferenze elettromagnetiche, che disturbano le trasmissioni radiotelevisive. Ma questo si può evitare usando rotori fatti con materiali non metallici, come vetroresina. 
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