Mercoledì 12 Novembre 2025 | 12:08

La Puglia del Turismo punta sull’Arabia Saudita

La Puglia del Turismo punta sull’Arabia Saudita

 
Marisa Ingrosso

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Marisa Ingrosso

La Puglia del Turismo punta sull’Arabia Saudita

«Un’occasione per le nostre imprese per sviluppare nuove sinergie, attrarre investimenti e crescere in una dimensione internazionale»

Mercoledì 12 Novembre 2025, 10:25

Terra d’origine di famiglie dalle ricchezze favolose (il solo principe Alwaleed bin Talal ha una fortuna stimata da Forbes in 16,5 miliardi di dollari), nonché antichissima meta di peregrinazione islamica nelle città della Mecca e Medina, l’Arabia Saudita ha aperto le porte al turismo internazionale tutto sommato di recente, nel 2019. Da allora, si sono moltiplicate le occasioni di sviluppo e crescita al punto che Riad sta ospitando in questi giorni l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per il Turismo. Anche l’Italia e la Puglia stanno giocando lì la loro partita. Il nostro Paese, infatti, è rappresentato dalla ministra al ramo, Daniela Santanchè, che sta accompagnando una scelta rappresentanza di imprenditori del settore, fra i quali spicca il pugliese Giuseppe Pagliara, ceo Gruppo Nicolaus – Valtur. «L’obiettivo - ha spiegato la ministra ai giornalisti presenti - è consolidare la partnership turistica tra Italia e Arabia Saudita, favorendo e attraendo investimenti essenziali per il benessere, la crescita e lo sviluppo dell’industria. Un’occasione per le nostre imprese per sviluppare nuove sinergie, attrarre investimenti e crescere in una dimensione internazionale».

Nel corso del suo intervento in apertura dei lavori di Tourise, la piattaforma sul futuro del turismo mondiale, in corso a Riad, la ministra ha anche sottolineato una cosa profondamente vera, ovvero come questo è «il comparto che più di tutti rappresenta le nostre identità, le nostre comunità locali», e un’industria diffusa, trasversale giacché vuol dire viaggi, trasporti, infrastrutture, oltre che essere un potenziale ponte di pace.

Immaginando un consesso davvero globale come quello di Riad, sorge il dubbio di come possa la piccola Puglia competere con le grandissime destinazioni nazionali. Un dubbio che, telefonicamente, la Gazzetta ha girato a Giuseppe Pagliara, ricevendone una risposta che fa davvero ben sperare. «Per prima cosa - afferma l’imprenditore - ci tengo a sottolineare che io sono qui a questo bilaterale in duplice veste, non solo come operatore di incoming italiano (con riferimento ai flussi turistici in entrata nel Belpaese; ndr), ma anche di operatore sviluppatore outgoing (flussi in uscita; ndr), quindi per poter promuovere il nostro brand alberghiero di ospitalità anche nelle nuove aree di sviluppo dell’Arabia Saudita e, in particolar modo, nella zona del Mar Rosso saudita, dove vi sono tutti i più importanti brand mondiali dell’ospitalità del lusso». Poi aggiunge: «Ovviamente, avendo tutti i nostri resort in Italia e molti di questi in Puglia, il focus è anche legato alla promozione della nostra ospitalità italiana e, in particolar modo, di quella pugliese. La bellissima soddisfazione è che il brand Puglia è già ben conosciuto qui ed è conosciuto anche come una destinazione di eccellenza, quasi da prendere da esempio».

«La Puglia - continua il ceo Gruppo Nicolaus – Valtur - è una destinazione che è riuscita a far emergere, a livello internazionale, la sua identità e la sua tipicità che si differenzia dalle altre destinazioni italiane, tutte altrettanto belle, ma tutte altrettanto identitarie. Quindi essere affiancati alla Costiera Amalfitana, essere affiancati alla Toscana ed essere affiancati a destinazioni iconiche come Venezia, Milano, Roma, per me è stata una grandissima soddisfazione. Ed è stata anche una conferma del lavoro che in questi trent’anni abbiamo portato avanti come operatori privati, oltre che come operatori pubblici. Quindi è una grande soddisfazione per noi essere presenti qui a Riad e rappresentare l’ospitalità italiana, il made in Italy e, per quello che mi riguarda, anche l’ospitalità pugliese e rappresentare la nostra regione in terra saudita».

Ieri, sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul Turismo ha pubblicato la Dichiarazione di Riad sul futuro del turismo, con i membri che si impegnano a costruire un settore globale più sostenibile, inclusivo e tecnologicamente avanzato.

La dichiarazione definisce 11 impegni chiave, a partire da un appello urgente ai membri ad «agire immediatamente per promuovere e accelerare i progressi verso un settore turistico più sostenibile che bilanci tutela ambientale, vitalità economica e benessere sociale». Riconoscendo il rapido ritmo del cambiamento tecnologico, in particolare nell’intelligenza artificiale e nell’innovazione digitale, il documento sollecita l’uso di questi strumenti per guidare l’innovazione, consentire un processo decisionale basato sui dati e migliorare l’esperienza dei visitatori.

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