C’è una Puglia che sfugge alle rotte del turismo di massa, lontana dai cliché del mare affollato e degli aperitivi modaioli. È la Puglia dei borghi "sconosciuti", quella che il Sunday Times ha recentemente celebrato stilando una classifica dei dieci paesi più affascinanti (e sorprendenti) della regione, tutti da scoprire con lentezza e meraviglia.
Si parte da Oria, con le sue case imbiancate e il castello svevo che veglia sulle distese salentine, fino a Mola di Bari, borgo autentico affacciato su un porto vivo e salmastro. C’è spazio anche per il fascino rupestre di Gravina in Puglia, passata dall’anonimato a James Bond, e per la grazia aristocratica di Conversano, che alterna arte, street food e boutique.
Il viaggio continua con Putignano, dove ogni mercoledì il mercato trasforma il centro storico in un caleidoscopio di colori e profumi, e con Trani, "perla dell’Adriatico", dove il tempo sembra fermarsi tra il Duomo sul mare e i ristoranti galleggianti. E poi c’è la sorprendente Castro, arroccata tra mare e mito, e Maglie, raffinata e barocca, elegante nella sua pietra leccese.
Chiudono la classifica due gemme: Canosa di Puglia, paradiso per archeologi in erba, e Altamura, dove l’odore del pane DOP si mescola alla storia dell’uomo preistorico ritrovato nelle grotte.
Il messaggio è chiaro: la bellezza non sempre fa rumore. A volte sussurra, tra una piazza assolata e un vicolo fiorito, in quell’Italia minore che parla al cuore di chi sa ascoltare.