«Mamma mi picchiava e per non sentirmi piangere mi metteva un asciugamano in bocca». È una delle frasi riferite da una bambina di 9 anni agli inquirenti, dopo essersi trasferita da due anni in Salento con la madre, una 40enne ora indagata per maltrattamenti in famiglia aggravati. A sollevare il caso è stato il padre, che dopo aver raccolto le confidenze della figlia ha contattato un centro antiviolenza, consegnando anche alcune foto delle ferite riportate dalla piccola. La notizia è stata diffusa da numerosi siti locali.
La segnalazione ha portato all’apertura di un doppio procedimento: uno civile, per valutare la potestà genitoriale, e uno penale per accertare eventuali responsabilità della madre. La bimba è stata ascoltata dalla giudice minorile e successivamente in incidente probatorio, confermando gli episodi di violenza, tra urla, schiaffi e il rischio di soffocamento provocato dall’asciugamano.
Con un provvedimento urgente, la minore è stata allontanata dalla madre e collocata in una comunità: «Qui sto bene e non voglio tornare a casa», avrebbe dichiarato. La donna, sentita dagli inquirenti, ha ammesso solo parziali comportamenti aggressivi, attribuendoli alla “stanchezza” e parlando di una presunta manipolazione da parte del padre, che segue il caso dal suo Paese d’origine.
La curatrice della minore è l’avvocata Eleonora Colazzo; legale della bambina l’avvocato Salvatore Rondine. La madre è assistita dall’avvocata Loredana Pasca e il padre dall’avvocato Stefano Sinisi. L’inchiesta prosegue per definire con precisione i fatti.
















