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Puglia, spesa farmaceutica fuori controllo: al via le verifiche sui direttori generali. La Regione: «Spiegate perché»

 
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Avviato il procedimento che potrebbe portare alla decadenza: riguarda tutte le aziende sanitarie tranne il Policlinico di Bari

Martedì 13 Agosto 2024, 11:25

15:26

BARI - I sei direttori generali delle Asl pugliesi sono a rischio decadenza per aver sforato la spesa farmaceutica. Il direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro, infatti, ha comunicato in via ufficiale al presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano e al vicepresidente e assessore al Bilancio Raffaele Piemontese, lo sforamento da parte di nove aziende sanitarie su dieci dei tetti della spesa farmaceutica, in violazione della legge regionale 7 del 2022 che prevede la decadenza dei manager. Solo il Policlinico di Bari nel 2023 non ha superato i limiti di spesa.

Nei confronti di 6 direttori generali Asl (ovvero tutti quelli che erano in carica nel 2023, al momento dello sforamento, e che sono tutt'ora in carica) è stata dunque avviata la fase di contraddittorio prevista dal decreto legislativo 171/2006: è stato posto il termine del 2 settembre 2024 per rispondere alle contestazioni. Il contraddittorio - emerge dalla comunicazione ai direttori generali - è da instaurarsi prima della decadenza ed è previsto, tra l’altro, dalla nota della Presidenza del Consiglio dei ministri del 27 aprile 2022, inviata alla Regione in sede di istruttoria per una eventuale impugnativa costituzionale della legge regionale: in quella nota erano state chieste alla Puglia rassicurazioni sulla applicazione della normativa nazionale sulla decadenza dei direttori. Il Dipartimento ha contestato lo sforamento, chiedendo quindi ai manager delle aziende le eventuali controdeduzioni che dovranno arrivare entro il 2 settembre e che saranno analizzate in contraddittorio.

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