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Irpef, i baresi sono i più tartassati

 
Marisa Ingrosso

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Marisa Ingrosso

Irpef, i baresi sono i più tartassati

Versano in media 4.430 euro. La Bat al livello di Vibo Valentia: 3.500 euro

Lunedì 08 Luglio 2024, 13:25

BARI - L’Irpef taglia la Puglia in due. Da una parte ci sono i baresi, i più tassati di tutti, con redditi medi dichiarati per oltre 20 mila e 200 euro e un esborso di 4.430 euro. Poi, ben distanti, si trovano le altre province, a incominciare da Taranto (19 mila euro e 3.961 euro), per finire nella Sesta Provincia, Barletta-Andria-Trani che con 16.984 euro dichiarati e una tassa media di 3.568 euro, sprofonda a peso morto nella classifica nazionale, subito prima delle cinque più povere: Vibo Valentia, Crotone, Nuoro, Ragusa, fino alla bellissima e pauperrima provincia Sud Sardegna, con le sue città belle e dolenti di sole e fame, come Carbonia, Iglesias, Sant’Antioco.

A tracciare la crepa affilata della ricchezza (dichiarata) è l’Ufficio studi della Cgia-Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre che si cimenta con i dati, relativi al 2022, diffusi dal ministero dell’Economia e delle Finanze al netto l’addizionale regionale e comunale.

Ricordiamo che l’Irpef è l’imposta dovuta dalle persone fisiche per il possesso di redditi di varia origine (fondiari, cioè dei fabbricati e dei terreni, di capitale, di lavoro dipendente, di pensione, di lavoro autonomo, di impresa e altri). E ricordiamo anche che è una tassa che è in perfetta armonia con l’articolo 53 della Costituzione lì dove prevede che il sistema tributario debba essere progressivo, affinché chi più ha, più possa contribuire al buon andamento della società.

Tanto premesso la Cgia nota come i residenti della Città metropolitana di Milano «nel 2022 hanno versato all’erario un’imposta media sui redditi delle persone fisiche pari a 8.527 euro. Seguono i soggetti Irpef di Roma con 7.092, di Monza-Brianza con 6.574, di Bolzano con 6.472 e di Bologna con 6.323. Il dato medio nazionale, invece, si è attestato sui 5.381 euro». Il che vuol dire che la ricchezza (dichiarata) dei baresi è ben poca cosa se parametrata al resto della Penisola e, infatti, genera un esborso che è un quinto di quello di un italiano medio.

La provincia capoluogo, però, mostra una suddivisione della società per tipologia di reddito, allineata a quella nazionale per proporzione fra dipendenti (448 mila) e pensionati (270 mila), mentre si rileva una maggiore incidenza di lavoratori autonomi (36 mila) rispetto alla media nazionale. Proprio in tema di numerosità dei contribuenti Irpef l’area del Barese vanta un altro primato: con 828.594 posizioni, è la sesta dopo Roma, Milano, Torino, Napoli e Brescia, sopravanzando anche grandi realtà come Bologna e Firenze. Nella classifica delle province con più contribuenti, Lecce è al 22esimo posto, Foggia è al 35esimo. Subito dopo c’è Taranto (354.754 contribuenti), Brindisi è al 57esimo posto, Potenza al 62esimo, la BAT al 64esimo e, infine, c’è la piccola Matera con 133.309 contribuenti.

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