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Conte a Lecce: «Con Emiliano vanno poste nuove basi: mi preoccupo venga adottato un patto per la legalità»

 
Redazione online

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Conte a Lecce: «Con Emiliano vanno poste nuove basi: mi preoccupo venga adottato un patto per la legalità»

Il leader del M5s è a Lecce per una serie di eventi. «Emiliano è il presidente della Regione Puglia e faccia lui quello che deve fare. La nostra proposta di legge un nucleo di ispettori»

Venerdì 03 Maggio 2024, 14:50

19:14

LECCE - «Questo governo sta schiaffeggiando il Sud. La misura Decontribuzione Sud ha consentito assunzioni tra il 2021 e il 2023 nel Sud, in aree svantaggiate, di circa 3,7 milioni di lavoratrici e lavoratori. Il Sud è già svantaggiato per infrastrutture, servizi e questa misura che il governo ha cancellato adesso è una misura necessaria». Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte a Lecce dove è impegnato in una serie di eventi.
«Il governo - ha aggiunto - parla di nuovi finanziamenti che invece non vi sono e la realtà è che tra questa misura cancellata e l’autonomia differenziata metterà in ginocchio il Sud. Ci sono dei ministri del Sud, come Fitto, che mi chiedo come si possano prestare a tutto questo, con quale quale faccia vengono qui a fare campagna elettorale».

«Non mi interessano i rimpasti della giunta Emiliano»

 «Emiliano è il presidente della Regione Puglia e faccia lui quello che deve fare. Io mi preoccupo invece che venga adottato un patto per la legalità, che venga creato un nucleo di ispettori: è questa la nostra proposta di legge, un nucleo ispettivo che possa prevenire il malaffare a tutti i livelli. Dobbiamo creare una svolta ed è a questo che mira il M5s. Dei rimpasti se ne occupino gli altri».

Arrivato al mercato bisettimanale di Lecce, il presidente del M5s si è fermato a salutare una signora di 103 anni che lo stava aspettando in un’auto parcheggiata accanto al gazebo del Movimento con uno striscione su cui era scritto «Prega per la pace in Palestina». Conte ha poi visitato gli stand e salutato i commercianti che gli hanno fatto assaggiare le ciliegi: uno di loro ha urlato "grande presidente», un altro «forza Giuseppe». Conte si è anche avvicinato a un gruppo di giovani che lo hanno fermato tra gli stand: «Venite, abbiamo bisogno di voi», ha detto loro. 

Quanto ad Emiliano e la giunta regionale: «Noi - ha sottolineato Conte - abbiamo mandato ad Emiliano le nostre proposte quindi sarà lui ora a dover fare una risposta e coinvolgere le altre forze politiche. Che cosa faranno? Accetteranno questo patto della legalità? Accetteranno di creare un nucleo ispettivo che darà fastidio perché si tratterà di persone che preverranno il malaffare, tutte le forme di infiltrazione e di trasformismo?». "Saranno d’accordo a voltare pagina o no?», si è domandato infine Conte. 

Conte: follia rimuovere Decontribuzione Sud

«L'incontro odierno con i sindacati è stato molto utile. C'è una forte preoccupazione per le misure che sono state cancellate, a partire dalla Decontribuzione Sud, una misura che avevamo introdotto e che ha consentito di poter assumere 3,7 milioni di lavoratrici e lavoratori dal 2021 al 2023». Lo ha detto a Lecce il presidente del M5S, Giuseppe Conte, che nel pomeriggio ha incontrato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.

«Rimuoverla rispetto ad un Sud storicamente in difficoltà, diventa veramente una follia, un dato incomprensibile. Meglio, comprensibile solo in una prospettiva in cui hai deciso tu come Governo di fare la guerra al Sud e questo è confermato anche dal progetto di autonomia differenziata dove la finalità è molto chiara, avvantaggiare le regioni già oggi più ricche, lasciarle correre avanti a scapito della divisione del Paese e del fatto di lasciare indietro le regioni più svantaggiate». Durante l'incontro, che si è tenuto a palazzo Turrisi Palumbo, Conte ha ascoltato le istanze dei rappresentanti sindacali che hanno espresso preoccupazione per le misure cancellate. Si è discusso anche di sicurezza sul lavoro, infrastrutture, sanità e del rischio povertà, in aumento anche nella provincia di Lecce.

«Questo succede solo in Italia. Negli altri paesi europei non c'è questa modalità di candidarsi da parte dei leader dei partiti, addirittura del Presidente del Consiglio, sapendo già di non poter andare o di non voler andare al Parlamento Europeo. E' un modo per ingannare i cittadini e per lucrare qualche voto in più.» Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, a Lecce rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento su chi si candida sapendo che da eletto non andrà a Bruxelles.
«Con questo inganno - ha rilevato - si rischia che i cittadini perdano sempre più la fiducia nei confronti delle istituzioni e della classe politica, ed è la ragione per cui io mi sono rifiutato sin dall’inizio. Noi del M5S queste cose non le facciamo e non le faremo mai, lavoreremo sempre per far tornare i cittadini ad aver fiducia nella classe politica con la
consapevolezza di avere grandi responsabilità come politici e di dover agire sempre in piena trasparenza e in piena correttezza».

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