BARI - Il Consiglio regionale pugliese ha apportato delle modifiche al nuovo Piano casa, recependo le richieste del governo per evitare l’impugnazione davanti alla Corte costituzionale. Il consigliere regionale delegato all’Urbanistica, Stefano Lacatena ha spiegato che a seguito del confronto avuto con il ministero competente, sono state ridotte le richieste del Governo a quattro elementi.
In particolare, è previsto che non saranno più consentiti interventi sugli immobili in corso di costruzione e viene ribadito in maniera chiara che non sono cumulabili gli incentivi previsti dalla legge con quelli degli strumenti di pianificazione e tutti gli ampliamenti.
«Il dato politico di queste modifiche - ha detto Lacatena - è che finalmente una legge che riguarda l’urbanistica in Puglia non verrà impugnata dal governo e credo che sia la notizia più importante alla luce di evidenti modifiche che sono limitate a piccoli elementi della legge. Quindi, non possiamo che salutare positivamente. Finalmente diamo alla Puglia una legge stabile che non verrà impugnata e i comuni adesso potranno lavorare su questa legge serenamente».
IL COMMENTO DI AMATI
«Le tre modifiche alla legge sul nuovo Piano casa, richieste dal governo nazionale e senza alcuna incidenza sull'impianto generale, sono state approvate. La legge non è dunque più impugnabile e pienamente operativa. Ora mi aspetto una pioggia di delibere, approvate da tutti i restanti 255 comuni pugliesi, mi risultano solo Oria e Caprarica di Lecce tra i comuni che hanno deliberato, consistenti in una decisione semplice e facilmente prevedibile: approvazione della variante per tutte le zone B, C e probabilmente E, con previsione del premio volumetrico al massimo consentito e con la ovvia monetizzazione degli standard». Lo dichiara Fabiano Amati, consigliere regionale di Azione in Puglia.
«Alla delibera - continua - sarà allegata, come richiede la legge, una planimetria dello strumento urbanistico con perimetrazione degli ambiti il tutto con l’avvertenza che in caso di divergenza tra la parte narrativa della delibera e la planimetria, vale ovviamente la parte narrativa, per cui ogni indugio su questo argomento equivale a una perdita di tempo. Una pioggia di delibere subito è il senso, ancora una volta, del nostro intervento legislativo, perché i cittadini questo vogliono e questo ci chiedono».