Sabato 06 Settembre 2025 | 18:35

Per città sempre più smart una startup made in Puglia rende i trasporti più sicuri

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

 Startup made in Puglia rende i trasporti più sicuri

«Right Metro» è l’innovativo sistema studiato da due ingegneri baresi. Già montato su bus, metro e treni, è in grado di riconoscere anche atti vandalici o criminosi compiuti dagli utenti

Sabato 02 Marzo 2024, 08:00

Una startup «made in Puglia» destinata a rivoluzionare il trasporto pubblico a livello nazionale. Un sistema innovativo, partorito dalla mente di due ingegneri baresi (Amalia Di Nardi e Alessandro Cafagna) che punta ad applicare l'intelligenza artificiale al trasporto urbano ed extraurbano per migliorare la qualità della vita delle nostre città.

RM (acronimo di «Right Metro»), è un sistema messo a punto da un team di professionisti della «Tech Rail» di Bari ed è composto da sensori e telecamere ad alte prestazioni che lavorano con potenti processori capaci di effettuare calcoli molto veloci e preformanti. Puntando sull’intelligenza artificiale e su determinati algoritmi, la sofisticata piattaforma oltre che contare i passeggeri attraverso un’analisi volumetrica del mezzo e calcolare il flusso delle persone entranti e uscenti ad ogni fermata, è in grado di riconoscere la tipologia dei passeggeri a bordo (anziani, donne e bambini, presenza di carrozzine, biciclette e monopattini) mentre sul fronte della sicurezza può riconoscere atti violenti e di vandalismo comunicando in tempo reale con una centrale operativa.

«L’obiettivo - spiega l’ingegnere elettronico Amalia Di Nardi - è trasformare questi dati in informazioni che possano aiutare l’ente proprietario ad ottimizzare il servizio, riducendo o aumentando la disponibilità del mezzi o delle carrozze in determinate situazioni. Il tutto avviene con l’intelligenza artificiale, con reti neurali che abbiamo addestrato, algoritmi brevettati»

Non solo. Il sistema riesce anche ad effettuare il controllo dei viaggiatori paganti, guasti e fughe di fumo, rilevamento degli ostacoli esterni (ad esempio biciclette, pedoni, motociclette, automobili e monopattini), nonché effettuare una mappatura ed un monitoraggio del manto stradale identificando e classificando le buche per grado di pericolosità in accordo con i criteri di sviluppo della smart city.

«Il sistema è nato nel 2019 in epoca Covid - aggiunge Amalia Di Nardi - Insieme al collega Alessandro Cafagna (ingegnere meccanico, entrambi con esperienze lavorative maturate in Italia e all’estero, ndr) fummo coinvolti dall’Azienda Trasporti Milanesi per cercare un’idea di un prodotto industriale che potesse assolvere in quel momento all’esigenza del distanziamento sociale. Abbiamo così effettuato una prima sperimentazione in una carrozza “Meneghino” dell’Atm testando la tecnologia per analizzare il flusso delle persone che occupavano il mezzo e il distanziamento sociale».

L’idea si è poi evoluta e la grande sfida, continua l’ingegnere barese, «è stata quella di applicare l’intelligenza artificiale in un contesto così dinamico e complesso come quello del trasporto pubblico».

«RM nel frattempo è diventato un prodotto industrializzato che garantisce la videosorveglianza dell’ambiente e fornisce comfort e sicurezza al passeggero. Andiamo ad assolvere a tutte quelle necessità di sicurezza che sono diventate pressanti sia per chi guida il mezzo sia per chi ne usufruisce e, tra l’altro, nel totale rispetto della privacy. Il sistema - chiarisce Amalia Di Nardi - più che individuare il volto, è in grado di riconoscere l’evento, l’azione che la persona compie, sia un atto di vandalismo o un atto criminoso. Le reti neurali sono addestrate affinché funzionino in qualunque ambiente di trasporto (la metropolitana, il treno, l’autobus di linea urbano o extraurbano). Non solo. Questi dati sono preziosissimi anche nell’ottica della mobilità sostenibile, la direzione che sta prendendo la città di Bari, tra le prime che ha creato un modello di smart city».

La startup, ormai evoluta, è stata «adottata» oltre che da Atm Milano, anche da Amtab Bari, Ferrovie Sud est e, sempre su Milano, da «A2A» sui mezzi per la raccolta rifiuti.

«Questa tecnologia oggi aiuta a gestire le flotte in modo efficiente e contribuisce alle decisioni più consapevoli delle aziende di trasporto, offrendo in tempo reale dati come: reale tasso di utilizzo delle linee degli autobus e capacità di occupazione nelle diverse fasce orarie; efficacia della pianificazione dei percorsi; tracciabilità dei paganti e della tipologia degli utenti, e molto altro. L’obiettivo del progetto - conclude l’ingegnere di Bari - è quello di aiutare le aziende di trasporto pubblico a diventare più virtuose e sostenibili migliorando l’esperienza dei viaggiatori e l’efficienza dei servizi offerti».

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