BARI - Fate presto. L’appello per comporre il mosaico delle candidature nelle prossime amministrative è firmato addirittura da Giorgia Meloni, premier e guida della coalizione di governo. Nella conferenza stampa di inizio anno, la leader ha suonato la sveglia ai dirigenti dell’alleanza conservatrice, in ritardo nella individuazione dei candidati per regionali (c’è bagarre per la Sardegna tra il leghista Solinas e il meloniano Truzzu) e per le amministrative (anche a Bari e Lecce le fumate sono ancora grigie).
Alla domanda sullo stato dell’arte per la campagna elettorale nei Comuni, formulata da Valentino Russo del Gr Rai, e sulla compattezza che non si è ancora registrata, la Meloni ha dato una risposta che è anche una bacchettata o un invito a fare sintesi rivolto ai componenti del tavolo per le amministrative. «Tra persone che si parlano chiaro e che hanno rapporti di reciproca lealtà e fanno un percorso insieme - ha spiegato il presidente del Consiglio - è normale che quando non si è d’accordo, lo si dica e lo si dica con chiarezza, sapendo che lo si dice perché si deve risolvere il problema».
Da qui il monito: «È quello che confido accadrà anche stavolta con il tavolo delle amministrative, un tavolo per le candidature nel quale sono rappresentati tutti i partiti che compongono la maggioranza, che sta cominciando a lavorare». Poi l’accelerazione: «Vorremmo - anzi lo faccio io come appello - non arrivare troppo a ridosso delle elezioni per selezionare i candidati, parlo per i candidati diciamo sindaco soprattutto, insomma per i candidati alle cariche monocratiche. Chiaramente più si avvicina il voto e più anche il clima diventa arroventato. Noi vorremmo fare al meglio la campagna elettorale». La Meloni non nega qualche diversità d’opinione soprattutto con i leghisti: «Ci sono in alcuni casi punti di vista diversi dei territori che esprimono e devono affrontare queste elezioni. Non è una cosa che mi preoccupa francamente. Mi preoccupa che lo facciamo un po’ tardi, ecco, se posso dire una cosa, spero che si riescano a identificare i candidati comuni il prima possibile».
Il messaggio da Palazzo Chigi ha tra i destinatari i pugliesi Marcello Gemmato, leader di Fdi, Roberto Marti segretario regionale della Lega e Mauro D’Attis, coordinatore regionale di Fi. Se per Lecce ci sono in campo tre big politici (il consigliere regionale Paolo Pagliaro, l’ex sindaco Adriana Poli Bortone e l’ex parlamentare Ugo Lisi), a Bari la situazione è meno definita, pur in presenza di opzioni di grande rilievo. Il fronte conservatore, infatti, su indicazione di Fdi, ha acceso i riflettori sulla possibilità di candidare un esponente della società civile che possa allargare il perimetro della coalizione: in questa direzione vanno le interlocuzioni con l’ex prefetto Antonella Bellomo e con l’accademico-manager Ugo Patroni Griffi, senza dimenticare la disponibilità dell’imprenditore Luigi De Santis, animatore dell’associazione Orbita. In seconda battuta ci sono anche le disponibilità di personalità politiche come il consigliere regionale Fabio Romito e il deputato Davide Bellomo, entrambi della Lega.
La strigliata della Meloni, in conclusione, è un invito franco, un «daje» da non sottovalutare e che non può essere trascurato dai vertici regionali dei partiti della destra. Che, per adesso, hanno ricevuto dalla premier una vagonata di carbone come dono per la Befana…