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L’appello dei familiari della blogger Barnaba «Aiutateci a sostenere le sue costose cure»

L’appello dei familiari della blogger Barnaba «Aiutateci a sostenere le sue costose cure»

 
Barbara Politi

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Barbara Politi

Lucia Barnaba, blogger pugliese malata, i familiari: «Aiutateci a curarla»

Sabato 09 Dicembre 2023, 10:50

10:53

Lucia non sta bene. Lucia ha bisogno del nostro aiuto. Abbiamo raccontato di Lucia Barnaba e del suo radicale cambiamento di vita lo scorso settembre. Su queste pagine abbiamo parlato, con lei, del suo progetto «Apulia Farm», nato dalla voglia di stravolgere i suoi piani dopo il percorso formativo e professionale svolto a Roma.

«Ritmi troppo caotici, avevo voglia di vivere all’aria aperta e in mezzo alla natura», ci aveva detto al telefono la 38enne originaria di Manduria, laureata in Marketing alla Luiss. Il ritorno a casa, nella sua Manduria, per rilevare insieme al marito Giorgio i terreni di famiglia, coltivare ortaggi a chilometro zero, creare una piccola oasi di api e un pollaio, è storia recente. È una storia bellissima, soprattutto, che racconta del suo rispetto per l’ambiente e della biodiversità. Poche settimane fa la blogger (anche tanto attiva sui social) ha anche registrato una puntata di «Puglia Mon Amour», su Gambero Rosso Channel, per raccontare del suo piccolo angolo di paradiso in cui, insieme agli altri prodotti, custodisce il pomodorino di Manduria del Presidio Slow Food. Il turbante sulla testa, in quelle immagini, non ci aveva fatto ben sperare. Lucia è stata colpita da un male molto aggressivo e attualmente è ricoverata in una clinica privata di Roma, dove sta seguendo una terapia speciale che ha già dato dei risultati. Il peggio però non è passato. Ironia della sorte, Lucia aveva riscoperto l’importanza del cibo naturale una ventina d’anni fa, quando consigliarono a sua madre, che aveva accusato un problema di salute, di «mangiare sano» per rimettersi in sesto: «Non le melanzane a Natale, per intenderci», aveva ironizzato.

Ora è proprio mamma Domenica a fare un appello pubblico per aiutare sua figlia, che è supportata da suo marito Giorgio e da tutta la famiglia: «In pochi mesi abbiamo esaurito tutte le nostre forze economiche, abbiamo finito i risparmi per sostenere le cure di Lucia, che prevedono medicinali molto cari. Una sola puntura costa duemila euro. In una settimana abbiamo speso dodici mila euro. Dobbiamo salvare Lucia. Aiutateci». In tanti si sono già mobilitati. Nelle scorse settimane hanno risposto alla richiesta d’aiuto lanciata dalla mamma di Lucia i referenti di Slow Food Puglia. Anche l’associazione Messapia Trek ha organizzato una giornata a sostegno della battaglia della giovane imprenditrice. «Conosciamo bene la sensibilità di Lucia e il suo amore per la Puglia; questo è il momento in cui noi tutti dobbiamo incoraggiarla a non mollare e a tornare al più presto in forma per dedicarsi alle sue passione e alla sua azienda», si legge nella nota dell’associazione.

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