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Terzo settore, in Puglia oltre 7mila realtà impegnate

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

Terzo settore, in Puglia oltre 7mila realtà impegnate

Sono coinvolti in opere di volontariato e filantropiche più di 300mila cittadini

Sabato 25 Novembre 2023, 10:41

Non è solo impegno sociale organizzato ma è anche un motore importante dell'economia del Paese, quella ispirata da finalità di cooperazione, inclusione, creatività e servizio. Il Terzo settore, lo abbiamo visto durante l'emergenza pandemica sanitaria, ricopre un ruolo importante nella cura della persona in Italia. Lo dimostrano anche gli ultimi dati Istat, che fotografano un Terzo settore in crescita con sempre più associazioni e cooperative dedicate al welfare.

Anche in Puglia i dati sono in crescita: sono 7.149 gli enti del terzo settore iscritti al Registro nazionale del Terzo settore al 30 ottobre 2023, di cui 1485 organizzazioni di volontariato, 1757 associazioni di promozione sociale cui si aggiungono le 1599 nuove iscrizioni al Registro nazionale Terzo settore suddivise in 362 organizzazioni di volontariato, 956 associazioni di promozione sociale, 12 enti filantropici, 3 società di mutuo soccorso e 266 altri enti del terzo settore. Numeri in crescita negli ultimi due anni che potrebbero continuare a crescere se si considerano i dati Istat del 2022 che ci restituiscono una fotografia di 19.278 enti no profit operanti sul territorio regionale di cui 16496 associazioni, in gran parte potenzialmente pronti per trasmigrare nel Runts. Sorprendente anche l’aumento delle persone che gravitano nel terzo settore. In soli due anni si è passati dai 265mila a 300mila cittadine/i impegnati, che mettono a disposizione il proprio tempo, le energie, le professionalità per la costruzione di capitale sociale. In crescita anche gli occupati: circa 40mila su tutto il territorio pugliese rispetto ai 35mila del 2021.

Sul settore proprio in questi giorni la Puglia ha acceso i riflettori visto che è in corso a Bari l’ottavo congresso del Forum Terzo settore durante il quale saranno rinnovati gli organismi sociali per il prossimo quadriennio. Per l’occasione, considerata l’ importanza dell’appuntamneto barese, è intervenuta anche Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali: «La riforma del Terzo settore che stiamo attuando dopo anni di immobilismo porta con sé un cambiamento positivo per la vita delle associazioni. Ed è proprio dalle regioni del Sud - ha detto la rappresentante del Governo - che questo ritrovato attivismo si percepisce con più vigore. L’obiettivo da centrare ora è sbloccare la procedura di autorizzazione europea indispensabile per realizzare la riforma ma soprattutto per liberare risorse ingenti che daranno linfa alla vita degli enti del terzo settore. Dobbiamo essere uniti per rilanciare a livello europeo la nostra visione del terzo settore e il ruolo dell’associazionismo che rappresenta un unicum nel contesto europeo».

Un settore che, come detto, da decenni affianca le istituzioni pubbliche nella fornitura di servizi e nelle risposte ai bisogni delle comunità, ma che solo nel 2016, con l’avvio della Riforma, ha visto ridefiniti confini e regole di funzionamento, anche con l’istituzione del Registro unico nazionale del Terzo settore a cui gli enti sono tenuti ad iscriversi per accedere al regime fiscale previsto dalla normativa. Un sistema sociale ed economico strategico, motore di sviluppo e benessere dei territori, all’interno del quale il Forum del Terzo Settore è l’organismo più rappresentativo raccogliendo una molteplicità di organizzazioni diverse ma convergenti su alcuni valori cardine: solidarietà, sussidiarietà, mutualismo.

«La riforma del Terzo settore e l’amministrazione condivisa - ha dichiarato la portavoce nazionale del Forum del terzo settore, Vanessa Pallucchi - aprono alla possibilità che gli ETS abbiano realmente un ruolo da protagonista nel rafforzare e migliorare il nostro welfare. Servono però passi avanti sul piano culturale: comprendere fino in fondo, e di conseguenza far comprendere alle istituzioni, locali e nazionali, il valore della collaborazione tra pubblico e Terzo settore per lo sviluppo delle comunità, è la chiave per iniziare a realizzare politiche sociali più efficaci e durature».

«Dobbiamo tutti convincerci di una cosa - ha anche evidenziato Davide Giove, portavoce uscente del Forum del Terzo Settore Puglia - non bastano le strade e gli acquedotti a creare comunità. In un periodo così delicato della vita sociale ed economica della Puglia, il nostro pungolo nella relazione con la Regione Puglia è stato soprattutto quello di favorire l’infrastruttura più importante, quella sociale». Questa la sfida raccolta fino ad oggi dal Forum che in questi anni ha consolidato il suo ruolo di rappresentanza sociale e politica, di sostegno e potenziamento delle reti associative, di promozione di valori comuni pur nel rispetto delle diversità delle attività e delle storie dei singoli enti.

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