BARI - E così quando è stato portato a termine il concorso riservato per la stabilizzazione di 42 funzionari dell’assessorato all’Agricoltura si è scoperto che uno dei vincitori non può essere assunto perché, nel frattempo, ha maturato il diritto alla pensione. Ma non è questo l’aspetto più singolare della procedura che, il 29 settembre, ha stabilizzato in Regione gli agronomi presi con contratti di collaborazione a partire dal 2018, e che - utilizzando una legge - hanno guadagnato il diritto al posto a tempo indeterminato.
Tutto legittimo, naturalmente. Perché l’obbligo di concorso pubblico previsto dalla Costituzione è salvo, anche se il bando in realtà era riservato: hai fatto tre anni in Regione con contratto flessibile? Sì. Hai la laurea in materie agronomiche? Sì. Alla legge non importa che si tratti di requisiti sartoriali (in quelle condizioni erano in 42, e i posti a bando erano...). Alla fine gli idonei sono stati 37 (meno il pensionato), e la storia si fa interessante...
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