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Soldi sporchi e lotta ai crimini finanziari:«Serve un “faro” in Puglia»

 
Marisa Ingrosso

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Marisa Ingrosso

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Clemente (già direttore dell’Uif): strano calo di segnalazioni di operazioni sospette

Giovedì 12 Ottobre 2023, 05:09

BARI - Per proteggere i fondi del Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza dalle grinfie criminali s’è fatto tanto, ma si può fare di più. Mentre serve un “faro” sul calo di Sos-Segnalazioni di operazioni sospette in Puglia. Parola di Claudio Clemente dal 2013 e per un decennio direttore della centrale di intelligence finanziaria di BankItalia, la Uif-Unità di Informazione finanziaria per l’Italia che, per legge, è destinataria di tutte le Sos che sono un po’ l’analisi del sangue delle transazioni, mettono in evidenza valori in disordine e, passate al vaglio dell’Uif, finiscono nelle mani di chi è in grado di fare diagnosi e pronto intervento: Guardia di Finanza, Dia-Direzione investigativa antimafia, Dna-Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.

Lei è stato forse il primo e certamente il più qualificato a dare l’allarme pubblico sulla possibilità che il Pnrr potesse essere una preda appetita dal malaffare. Secondo lei quel messaggio di allerta è stato accolto?

«L’Uif fa un’attività di intelligence finanziaria e, quindi, l’obiettivo è anche percepire per tempo i fenomeni. Non è la prima volta che siamo profeti. È successo con i dispositivi di protezione individuale Covid, per i quali per primi demmo l’allarme e demmo indicazioni al sistema per intercettare i flussi finanziari che potevano avere origine illecita. L’abbiamo fatto con i bonus fiscali e anche lì ci sono state una serie di comunicazioni al sistema molto anticipate, abbiamo colto i primi sintomi del problema. Diciamo che l’interpretazione che ho dato all’attività Uif non è solo quella apparentemente burocratica ma fondamentale, cioè ricevere le Sos, approfondirle e mandarle a Dia e Dna, ma anche di intercettare in modo preventivo la possibilità di flussi finanziari. L’abbiamo fatto col Covid, col bonus e col Pnrr perché, quando ci sono fondi pubblici, c’è un’attrattiva particolare della criminalità (organizzata o meno), per la sottrazione di fondi destinati allo sviluppo del sistema italiano»...

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