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Arpal, 43 candidati per la nomina a «dg»: Emiliano sceglie il successore di Cassano

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Arpal, 43 candidati per la nomina a «dg»: Emiliano sceglie il successore di Cassano

Nell’elenco Scrimieri (AqP), Balducci (UniSalento) e numerosi manager del settore risorse umane. Non ci sarà una rosa di idonei

Martedì 26 Settembre 2023, 12:55

BARI - L’ipotesi prevalente è che arrivi un esterno, possibilmente dotato di esperienza nella gestione delle risorse umane. Ma tra i 43 candidati alla nomina di direttore generale dell’Arpal ci sono anche diversi dirigenti interni dell’agenzia, qualche manager regionale e alcuni professionisti del mondo della sanità.

La scelta a quanto pare sarà rimessa alla giunta regionale, dopo che il capo del dipartimento Lavoro, Silvia Pellegrini, avrà completato l’istruttoria sul possesso dei requisiti richiesti dalla legge: oltre che la laurea in giurisprudenza, i cinque anni di dirigenza nella pubblica amministrazione o l’esperienza di docente universitario. Non ci sarà dunque una rosa di idonei: tutto finirà nelle mani del governatore Michele Emiliano.

Tra i candidati più accreditati c’è Pietro Scrimieri, capo del personale di Acquedotto Pugliese, Donata Ontario, manager delle risorse umane in Ge Avio e Alessandro Rollo, dirigente del personale in Arpa Puglia. Dalla Lombardia la candidatura del direttore dell’agenzia formativa di Varese, Salvatore D’Arrigo. Dalla Calabria quella del direttore dell’Arsac (Agenzia per l’agricoltura), Bruno Maiolo. Poi l’ex direttore generale della Asl di Brindisi, Flavio Roseto, l’ex direttore generale di InnovaPuglia, Alessandro Di Bello, l’ex direttore generale e il componente del cda di Adisu, Gavino Nuzzo e Marco Cataldo, un ex funzionario di Anpal Servizi, Angelo Silvestri. Tra gli universitari, il professor Cataldo Balducci (Unisalento). Ancora Vincenza Malorgio (dirigente amministrativo del Tribunale di Lecce), i dirigenti scolastici Pietro Netti e Anna Rita Carati, vari dirigenti di enti locali e numerosi professionisti con esperienza nel privato. Sono diversi i candidati riconducibili all’ex direttore generale Massimo Cassano (decaduto dall’incarico per volontà del Consiglio regionale a seguito della parentopoli nelle assunzioni in Arpal), tra cui un ex consigliere comunale di Barletta vicino al suo partito Puglia Popolare.

Il nuovo cda dell’Arpal, guidato dal commercialista Beniamino Di Cagno, nelle scorse settimane ha riattivato i procedimenti relativi ai concorsi che prima dell’estate l’allora commissario straordinario Pellegrini aveva sospeso a seguito delle numerose gravi irregolarità riscontrate nelle procedure, dalle nomine dei commissari alla presenza negli elenchi di persone vicine al movimento politico guidato da Cassano. Proprio per questo Pellegrini ritenne opportuno non procedere alle assunzioni, mentre il Consiglio regionale mandò gli atti alla Procura di Bari. La decisione del cda sembrerebbe finalizzata soprattutto a disinnescare un ricorso presentato davanti al Tar di Bari (udienza a ottobre) da alcuni aspiranti all’assunzione. 

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