BARI - Il passaggio nel consiglio di amministrazione dell’Adisu, l’agenzia per il diritto allo studio della Regione, sembra essere diventato un viatico per vincerne i concorsi. A cavallo di Ferragosto, come nelle migliori tradizioni, l’Adisu ha ufficializzato il vincitore della selezione da funzionario contabile. A vincerla è stato Davide Mirabelli, fino allo scorso anno rappresentante in cda degli studenti della sede di Taranto dell’Università di Bari.
Il concorso di cui parliamo, bandito a maggio 2022 dall’ex direttore generale Gavino Nuzzo, ha visto la partecipazione di 10 candidati ed è terminato a luglio con le prove orali. L’Adisu, in violazione della legge (l’articolo 19 del Dlgs 33/2013, nella formulazione in vigore dal 1° gennaio 2020, obbliga a pubblicare in chiaro le graduatorie finali dei concorsi) ha reso noto soltanto il nome del vincitore, facendo emergere quella che non può che essere classificata come una coincidenza.
Due anni fa, sempre per coincidenza, tra i vincitori di un concorso per funzionari amministrativi era spuntata Nadia Cataldo, solo omonima del presidente Alessandro Cataldo (a sua volta cugino omonimo del marito dell’assessore regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia), ma sorella di Marco Cataldo, ingegnere di Lecce, tuttora componente del consiglio di amministrazione. Due anni fa proprio Cataldo (Marco) aveva conteso a Cataldo (Alessandro) la nomina alla presidenza dell’Adisu, con una lite in giunta che il governatore Emiliano aveva risolto in favore del Cataldo barese.
Venerdì si insedierà il nuovo direttore generale dell’agenzia, Vincenzo Melilli, 55 anni, già alla guida dell’Ufficio scolastico provinciale di Lecce, cui spetterà rimettere in carreggiata l’Adisu dopo un lungo commissariamento seguito alle dimissioni di Nuzzo. I concorsi e alcuni appalti dell’Adisu sono finiti in un fascicolo della Procura di Bari, che ha esaminato le coincidenze tra i nomi dei vincitori e l’appartenenza al movimento politico Sud al Centro guidato da Cataldo marito della Maurodinoia. Cataldo è sotto indagine in un altro fascicolo, per associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio, in cui - tra le altre cose - sono emersi rapporti paralleli a quelli che riguardano il mondo del diritto allo studio, con scambi di favore che avrebbero al centro rapporti di consulenza con una società (riconducibile allo stesso Cataldo) che organizza i corsi dell’università privata Pegaso (estranea alle indagini). Il punto di contatto tra le due vicende è l’università privata, che a Taranto ha sede nello stesso stabile in cui si trova la sede dell’Adisu, e che ha laureato diversi vincitori dei concorsi via via banditi dall’agenzia.