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Rocco Palese: «Per la sanità pugliese servono norme straordinarie»

 
Redazione online

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Rocco Palese: «Per la sanità pugliese servono norme straordinarie»

L'assessore alla sanità «giusto chiedere assunzioni semplificate»

Sabato 08 Luglio 2023, 20:06

BARI - «Battiamo le mani a tutti quelli che chiedono l’integrazione del Fondo sanitario nazionale. L’altra emergenza riguarda la grande carenza di medici, occorre snellire le procedure, non dobbiamo inventare nulla ma continuare a riproporre le norme usate durante il Covid per la campagna vaccinale». Lo ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, a margine del convegno Sanità e territorio, nel corso della festa della Uil che si chiude oggi a Bari. Il riferimento è proprio alla Uil, che chiede al governo di incrementare il Fondo. La carenza di medici per Palese «è un’emergenza nazionale, che non è possibile affrontare con i contratti ordinari - ha aggiunto -. Occorrono quindi strumenti straordinari».

«Il governatore Emiliano ha ragione a chiedere semplificazioni e facilitazioni» per l’assunzione di nuovi medici in Puglia, «anche attraverso un sistema a sportello». Lo ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, a margine del convegno Sanità e territorio, nel corso della festa della Uil che si chiude oggi a Bari.

«La carenza è così grave che sarebbe sufficiente anche un solo medico in più - ha aggiunto -. Per il Pnrr, per la campagna vaccinale contro il Covid, per affrontare la pandemia abbiamo fatto così. E anche i sindacati, per il concorso nazionale della scuola stanno chiedendo semplificazioni». Per Palese «l'ultimo decreto sulla pubblica amministrazione è una boccata di ossigeno perché consente ai medici specializzandi, che in tutta Italia sono circa 20mila, di essere contrattualizzati già a partire dal secondo anno». Si tratta, ha aggiunto di «un piccolo segnale, come lo è quello di consentire ai medici di medicina generale che svolgono il servizio di guardia medica di avere mille assistiti».

«In via straordinaria - ha spiegato - una soluzione alla carenza potrebbe essere quella di permettere a tanti medici di medicina generale di fare continuità assistenziale su base volontaria, al momento c'è incompatibilità»

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