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Zullo all’attacco della Giunta: «Troppi sprechi e clientelismo»

 
Mimmo Mazza

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Mimmo Mazza

Zullo all’attacco della Giunta: «Troppi sprechi e clientelismo»

Il senatore di Fratelli d'Italia critica i provvedimenti adottati dall’esecutivo regionale per contenere la spesa sanitaria

Mercoledì 19 Aprile 2023, 12:49

21 Aprile 2023, 21:40

Senatore Ignazio Zullo (Fratelli d’Italia), da medico e da politico cosa pensa dei provvedimenti adottati dalla Giunta regionale per contenere la spesa sanitaria?

«Intanto bisognerebbe chiedere a Palese ed Emiliano se sono così convinti che tre delibere di imposizione dei tetti di spesa porteranno i conti a posto nella sanità pugliese, perché non le hanno adottate prima?»

Ma giudica insufficienti le misure adottate?

«Io quelle norme le considero stupide ed inefficaci ed i fatti mi daranno ragione».

Ci spiega perché?

«La spesa farmaceutica non è il risultato di un tetto di spesa imposto con una delibera ma il risultato di un complesso di attività che incidono sull'assistenza e che sono mancate in assessorato in termini di linee guida prescrittive, percorsi diagnostici e terapeutici, formazione sull’appropriatezza prescrittiva monitoraggio dei livelli programmati di spesa farmaceutica, controllo delle prescrizioni indotte. Per non parlare delle liste di attesa! È chiaro che se ritardi la diagnosi perché non riesci a fare in tempo utile una prestazione sanitaria, si aggravano i costi e quindi anche la spesa farmaceutica. A meno che quella di Emiliano e di Palese non sia funzionale ad aggravare il payback farmaceutico ma sarebbe una furbata sulle spalle dei lavoratori della catena del farmaco».

E sui dispositivi medici?

«Guardi, non voglio fare il bastian contrario ma vorrei che si capisse cosa sono i dispositivi medici, a cosa servono e come si sviluppa la spesa. I dispositivi medici sono nella gran parte dei casi utilizzati negli episodi di ricovero ospedaliero per lo più di interesse chirurgico di alta complessità e criticità. Sono per intenderci le protesi e i mezzi di sintesi utilizzati in ortopedia e traumatologia, gli stent coronarici utilizzati nell'infarto cardiaco o le valvole cardiache o i pace-maker, oppure i cateteri, gli stent nefro-ureterali, le lenti sostitutive del cristallino nelle cataratte eccetera eccetera. Ora questi dispositivi valorizzano i cosiddetti Drg (Raggruppamenti omogenei di diagnosi), cioè il costo di un ricovero. Il tetto vale per i dispositivi medici che acquistano le aziende sanitarie pubbliche per i propri ospedali. Tutti i dispositivi medici acquistati dalla sanità privata o che vengono utilizzati nei ricoveri fuori regione non entrano nella quantificazione della spesa per cui se sono un direttore generale attento per mantenermi nel tetto posso adottare politiche che indirizzano fuori regione o verso il privato con maggior danno per la spesa sanitaria».

Ma allora non c'è soluzione?

«Guardi non può esserci soluzione fino a quando Palese penserà di dirigere la sanità in Puglia con gli editti, senza mai denunciare gli sprechi e le clientele della sanità pugliese. D'altronde Palese deve anche scrivere in quelle delibere che se non arrivano i risultati a casa con i direttori generali deve andarci anche lui. L’assessorato deve coinvolgere, ascoltare, motivare, formare, responsabilizzare nei processi di assistenza e di spesa i vari attori della sanità pugliese dal management delle Asl ai medici e alle altre categorie di operatori sanitari con le loro società scientifiche, i loro ordini professionali e le loro organizzazioni sindacali per sviluppare in Puglia una visione condivisa e partecipata della gestione dell'assistenza sanitaria. Ma Palese è capace di editti e di criminalizzazioni generalizzate che offendono la dignità di lavoratori e professionisti della sanità che con tanto spirito di abnegazione e tanti sacrifici sopperiscono all’inadeguatezza di Palese capace solo di scariche proprie colpe su altri, dal governo ai medici di famiglia, dai medici ospedalieri ai direttori generali e così via. Mai una volta che si sia messo in discussione!»

Lei ha accennato agli sprechi, ma c’entrano in tutto questo ragionamento?

«C’entrano eccome! Metta insieme gli sprechi del Dipartimento emergenza urgenza di Foggia, le tariffe-Covid esorbitanti per Universo Salute, l’ospedale in Fiera, la fabbrica delle mascherine, i diecimila euro al mese pagati al commissario della inesistente azienda ospedaliera San Cataldo di Taranto per un anno e mezzo per fermarmi a quelli noti. Tenga conto poi degli sprechi che sono conseguenza dell’inefficienza e della disorganizzazione e delle clientele e vedrà che alla fine arriverà a totalizzare centinaia di milioni di euro».

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