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Laboratori pugliesi, dal 1° luglio stop alle analisi con esenzione

 
Gianpaolo balsamo

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Gianpaolo balsamo

Laboratori pugliesi, dal 1° luglio stop alle analisi con esenzione

Non tutte le strutture convenzionate aderiscono alla serrata

Mercoledì 29 Marzo 2023, 08:00

08:50

BARI - Davvero non c’è pace per gli oltre 230 laboratori di analisi convenzionati disseminati su tutto il territorio pugliese. La maggior parte di essi, infatti, sono tornati sul piede di guerra proclamando una «serrata» a partire dallo scorso 27 marzo: stop delle prenotazioni delle analisi in esenzione successive al 30 giugno. In altre parole, dal prossimo 1 luglio i laboratori d’analisi privati in Puglia non erogheranno più prestazioni di laboratorio garantite dal Servizio sanitario nazionale.

Uno blocco che andrebbe a ripercuotersi soprattutto sulla fascia più fragile della popolazione e che giunge in un clima di attese e incertezze, dopo che, nel frattempo, è arrivata finanche una segnalazione dell’Antitrust a proposito della ripartizione delle risorse pubbliche all’interno della rete dei laboratori privati accreditati e in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci dopo che il Governo centrale ha deciso di impugnare innanzi al più importante organo di garanzia costituzionale l’art. 23 della legge n.30 con cui la Regione Puglia, lo scorso mese di novembre, chiarì la soglia di produttività delle 200mila prestazioni annue necessarie per mantenere l’accreditamento. Già qualche anno prima, è bene ricordare, a seguito della Lg 296/2006, la delibera regionale 736/2017 fornì i criteri per la riorganizzazione della rete delle strutture esistenti, in base ai quali i laboratori di analisi accreditati si sono adeguati facendo anche ingenti investimenti.

«Da lunedì scorso - precisa il referente di Confcommercio Sanità Puglia, Giuseppe Chiarelli - sono state sospese le prenotazioni delle analisi di laboratorio in esenzione successive al 30 giugno 2023. Ovviamente sarà garantito tutto ciò che era già stato prenotato prima». Una «serrata» che è stata promossa non solo da Confcommercio Sanità Puglia ma, anche, dal Sindacato nazionale biologi liberi professionisti (Snabilp) e Laboratori analisi associati pugliesi (Lanap). «Sia ben inteso, non si tratta di una mera difesa di interesse di categoria ma della tutela del diritto alla salute e dei servizi di assistenza sanitaria territoriale che va salvaguardato a beneficio di tutti i cittadini pugliesi e soprattutto quelli che si trovano in stato di particolare fragilità trattandosi di offerta di prestazione sanitaria rientrante nei livelli essenziali di assistenza (Lea)», precisano i rappresentanti delle tre sigle sindacali...

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